Fiorentina-Milan - scrive il Corriere Fiorentino - non è mai una sfida banale. Stavolta arriva presto, dopo appena sei giornate, ma servirà a chiarire le forze in campo. Il diavolo negli ultimi tre anni è sempre rimasto dietro e la volontà viola è che la storia si ripeta. La Juve sembra irragiungibile, Napoli, Inter e Roma sono oggettivamente più forti, anche se è lecito sperare che almeno una di queste possa sbagliare stagione. Ci vuole poco a capire il valore dell'incrocio con l'ex Montella. Il Milan, però, ha fatto passi da gigante sul progetto di italianizzazione e ringiovanimento della squadra. Quella rossonera è una specie di cantera: basti pensare che contro la Lazio c'erano nella squadra titolare 5 Under 23. Locatelli, il sesto. è entrato nel secondo tempo. E De Sciglil, il potenziale settimo, è fuori dal club per un manciata di mesi visto che non ha ancora compiuto 24 anni. Il Milan di giovani bravi ne ha anche stranieri: Niang e Suso, Under 23 pure loro, sono intoccabili nel tridente con Bacca. Il futuro, insomma, sembra sorridere ai rossoneri, anche se bisognerà vedere cosa succederà a gennaio quando la nuova proprietà cinese alzerà l'asticella e magari toglierà spazio e minuti agli sbarbati.
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Giovani e italiani, l'ultima nidiata di Milanello in una Serie A sempre più straniera
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