stampa

La necessità di essere brutti

VA DETTO che Montella ha davvero preso tutti in contropiede. La sua è stata una scelta radicale. Dal ritorno al 3-5-2 di inizio secondo tempo con Romulo che va a …

Redazione VN

VA DETTO che Montella ha davvero preso tutti in contropiede. La sua è stata una scelta radicale. Dal ritorno al 3-5-2 di inizio secondo tempo con Romulo che va a fare il Cuadrado sulla destra. Poi addirittura la sostituzione Jovetic-Larrondo e il doppio centravanti per vedere se almeno con due se ne fa uno. La Fiorentina mette in campo così una involuzione tecnica che però la trascina avanti grazie all’elaborazione di un calcio semplificato ma concreto. Con due spilungoni servono cross, cross e ancora cross. Addio tocchi e tocchetti, la Fiorentina la pianta di fare la snob e si mette a fare un calcio bruttino ma sempre intenso, tanto che il Chievo, dopo aver tenuto il controllo del gioco per buona parte del primo tempo, si pianta senza trovare mai la reazione giusta. Così arriva una vittoria di quelle che ti metti in tasca i tre punti e così sia. Cioè quello che tutti volevano dopo aver visto troppe volte la Fiorentina perdersi quando c’era da tirar fuori le unghie, quando la logica del possesso palla non portava a nulla.

Leggi tutto l'articolo di Benedetto Ferrara su La Repubblica di oggi