PARTITA di lusso con overdose di tecnica e vendette sottopelle, difficile capire cosa uscirà stasera da Fiorentina-Roma nel match più complicato del nono turno.
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La Nazione: Tutto in gioco con orgoglio
L'articolo di Angelo Giorgetti
Di sicuro torna a Firenze il dileguato Salah e si beccherà un’alluvione sonora di insulti, fin qui però siamo nella banalità – si aspettava forse una medaglina? –. Sarà invece molto più difficile prevedere in quale modo la Fiorentina deciderà di affrontare la Roma (e viceversa). Sousa punta sul possesso palla e chiarisce che dovrà essere possibilmente esercitato nel centrocampo avversario (mica male come idea) per impedire agli attaccanti della Roma di fare il loro mestiere, che com’è noto sanno fare molto bene.
IN GIOCO c’è parecchio, lo sa Sousa che giovedì in Europa League ha dato fiducia a una Fiorentina alternativa (ko in casa contro il Lech ultimo in Polonia), ma stasera potrà recuperare Borja Valero, Kalinic, Gonzalo, Blaszczykowski, Badelj, Vecino, Tatarusanu e forse Alonso. Praticamente una squadra, per la serie un brutto giovedì in Europa League può far passare una domenica migliore in campionato.
Garcia fa un po’ di pretattica su De Rossi, ma sa bene di avere fra le mani un potenziale senza limiti, soprattutto in attacco, il reparto atomico della Roma, con e senza Salah, che potrebbe partire dalla panchina. In campo o fuori, sarà bene si porti i tappi per le orecchie, avendo raggiunto la raccolta di fischietti (in suo onore) cifre da inquinamento sonoro.
Partita piena di promesse, si incrociano il miglior attacco del campionato (Roma) e la miglior difesa (Fiorentina) e in teoria Kalinic potrà sfruttare le debolezze abbastanza consolidate di un reparto arretrato che ha subito 10 reti, lasciando tirare gli avversari ben 37 volte nello specchio della porta.
NUMERI che qualcosa aggiungono all’analisi della partita, anche se Sousa insiste sul potenziale ancora inespresso della Fiorentina e scandisce l’impostazione mentale, più che tattica, necessaria per battere la Roma: «Voglio una Fiorentina ambiziosa, coraggiosa, che pensi solo a vincere. Perché partite così valgono doppio, in palio ci sono più di tre punti».
A proposito di doppio, i siti specializzati di mercato rimarcano la differenza fra il valore delle rose: la Roma vale 255 milioni, la Fiorentina 131. Nelle prima otto partite tutta questa differenza non si è vista.
Garcia ha la faccia ottimista e si augura una partita divertente come «quella vista contro il Leverkusen». Ognuno ha i suoi gusti.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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