Lui è un jolly, il più jolly di tutti anche se in italiano non suona alla perfezione. Forse perché Romulo è il più europeo dei brasiliani, anche se alla prima esperienza in un mondo del pallone completamente nuovo e diverso rispetto a quello sudamericano. Lo scorso anno, portato a Firenze da Corvino, faticò un po’ come tutti gli altri. Anche se lui, grazie alla corsa e alla massima disponibilità, un piccolo spazio riuscì comunque a trovarlo. Come quest’anno, nonostante la Fiorentina abbia lottato per altri traguardi. Utilizzato molto ad inizio stagione da Montella, sembrava essere stato accantonato prima di essere riproposto nelle ultime gare. Da terzino, da esterno, da centrocampista, Romulo può giocare un po’ in tutti i ruoli. Anche per questo, forse, l’allenatore viola lo scorso gennaio chiese di non cederlo, nonostante le offerte di club italiani e non solo che non mancavano. Certo, non offerte faraoniche, ma appunto per questo da rispedire al mittente se (come infatti è stato) un giocatore come lui può essere utile alla causa. (...)
stampa
La Nazione: Tocca a Romulo, il jolly della fascia
A gennaio è stato trattenuto, ma a giugno potrebbe andarsene
A luglio la sua cessione sembra quasi certa: Romulo vuole giocare, in Italia si è comunque messo in mostra e la Fiorentina in quel ruolo può e deve migliorarsi. Ad oggi, però, l’avventura di Romulo a Firenze è comunque da considerarsi positiva, soprattutto se si osserva il rapporto qualità prezzo. Adesso Bergamo e l’ennesima possibilità di essere utile alla causa, con un sogno nel cassetto: quello di realizzare una rete importante, per rimanere nella storia e negli almanacchi viola.
La Nazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA