stampa

La Nazione: Terzo posto, miraggio o realtà?

Una stagione di transizione, in cui però provare a puntare comunque in alto. Poi scosse continue per cercare di mettere insieme un successo dietro l’altro. Entro cinque anni, del resto, …

Redazione VN

Una stagione di transizione, in cui però provare a puntare comunque in alto. Poi scosse continue per cercare di mettere insieme un successo dietro l'altro. Entro cinque anni, del resto, la Fiorentina deve poter puntare alle primissime posizioni della classifica. Lo ha detto il presidente esecutivo Mario Cognigni alla vigilia della trasferta di Salonicco contro il Paok e lo ha ribadito nelle scorse ore pure il patron Andrea Della Valle. La famiglia marchigiana ha già rilanciato. In estate, già dalle ultime giornate del campionato, ci aveva pensato Vincenzo Montella ad alzare l'asticella: «Per superare i risultati importanti raggiunti fino ad oggi serve un investimento, serve che i campioni che fanno parte della nostra squadra siano convinti a restare e serve pure provare ad essere ambiziosi».

Poco dopo gli ha fatto eco il patron Andrea Della Valle, indicando l'obiettivo stagionale nel terzo posto. A fine agosto, prima della fine del mercato, con l'annuncio della permanenza di Cuadrado a Firenze, c'è stata la riprova: «La squadra è forte, competitiva - disse -. Abbiamo alzato l'asticella. Una squadra così deve e può lottare per la Champions. E' la Fiorentina più forte dell'era Della Valle? Me lo auguro. Sono molto fiducioso». I risultati, però, hanno stentato ad arrivare. O meglio, si è viaggiati a corrente alterna. Nessun passo indietro, è evidente, ma le parole sono state rimodulate. In parte anche ridimensionate. «Questa squadra sente la pressione dei risultati che non arrivano - disse Montella subito dopo la sconfitta contro il Napoli -. Il gruppo soffre il dover vincere ad ogni costo: le cose migliori le abbiamo fatte con spensieratezza».

Da quel momento, pur restando importanti gli obiettivi dettati della proprietà, si è pensato solo a mettere insieme un ciclo vincente, iniziato a Verona e ancora in fase positiva. Eppure, il terzo posto è diventato un concetto quasi tabù. Si storce quasi il naso prima di pronunciare, anche in modo scaramantico: da quando si è smesso di sussurrarlo ad ogni istante sono cominciati ad arrivare i successi. Vincenzo Montella, al di là dell'ambizione, dichiarata, di puntare sempre più in alto, ha addirittura ridimensionato tutto: «Non sarà facile, quest'anno, conquistare un piazzamento Uefa: siamo in tanti in lizza per lo stesso obiettivo, ma non ci possiamo tirare indietro. Puntiamo intanto a stare lassù, poi se possibile guardiamo anche più avanti».

Della Valle, in occasione del brindisi di auguri con la stampa, ha ribadito il concetto: la proprietà ci crede - non a caso è stato già rifinanziato il disavanzo con una prima tranche di quattordici milioni di euro (altrettanti saranno versati a primavera) -, ma serve la sterzata della squadra. Con altri successi, per non restare staccati dal treno dei sogni. Senza proclami, con i fatti. E su questi che la Fiorentina si giocherà già a gennaio una fetta importane della sua stagione. Il calendario la agevola, e poi c'è la scadenza di Europa League con i sedicesimi contro il Tottenham. Un appuntamento al quale la Fiorentina vuole arrivare al massimo della forma e possibilmente con la presenza di tutti i campioni che ha nella rosa.

La Nazione