Il derby se lo prende l’Empoli. E per la Fiorentina - scrive La Nazione - è l’inizio di una crisi al buio. Classifica che mette seriamente a rischio la conquista del quarto posto (ovvero Europa League senza preliminari), squadra in affanno sia sul piano fisico, sia (drammaticamente) su quello della tenuta psicologica, Sousa circondato da troppe voci sul futuro, e (forse) infastidito da blitz, imprevisti, di dirigenti dello Zenit: il 2-0 incassato al «Castellani» consegna a Firenze una Fiorentina da rigenerare. In fretta, sia chiaro, perché l’Inter ha una voglia matta di tenersi dietro Kalinic e compagni e rovinare, di conseguenza, l’estate dei viola. "Sì, sono preoccupato", è l’analisi, amarissima, di Paulo Sousa. Il volto scavato dalla tensione e della delusione evidenzia bene lo stato d’animo dell’allenatore.
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La Nazione: sprofondo viola, sono tutti colpevoli
La Fiorentina crolla senza dignità. E c'è il mistero del ds dello Zenit
Sul campo forse, stanno sbarcando tutte le fibrillazioni che hanno preso a circondare la Fiorentina da qualche tempo? E sempre sul campo stanno arrivando i dubbi sul futuro dello stesso Sousa? L’allenatore prova a chiudere lo sportello della situazione con energia. "Io sono l’allenatore della Fiorentina – sentenzia –. Ho un contratto e l’unica cosa a cui penso è fare bene con la squadra". Un messaggio che Sousa detta per il presente ma anche per il futuro. «Certo, ho un contratto, l’ho appena detto, no? E questo contratto vale anche per la prossima stagione e quindi sono e sarò ancora l’allenatore della Fiorentina». Il tutto stride con l’arrivo nella tribuna vip di Empoli di Henk Van Stee, ds dello Zenit, il club che da qualche tempo è accostato al portoghese. Van Stee ha scritto sul taccuino i nomi di quattro giocatori nel mirino dello Zenit (Kalinic, Alonso, Bernardeschi e l’azzurro Saponara), ma la sua presenza riaccende il tam tam delle indiscrezioni sul tecnico viola.
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