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La Nazione: Sportiello non si apre. Mati al Milan

Il botto finale non era previsto (e nessuno lo aspettava), ma qualcosa, Corvino, nelle ultime ore dedicate agli affari, avrebbe voluto fare

Redazione VN

Sono da poco passate le nove e mezzo di sera, quando da Milano - scrive La Nazione - iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sullo stop al mercato della Fiorentina. Il botto finale non era previsto (e nessuno lo aspettava), ma qualcosa, Corvino, nelle ultime ore dedicate agli affari, avrebbe voluto fare.

Del resto il via vai del manager del portiere dell’Atalanta, Sportiello, presente al tavolo della Fiorentina in almeno tre momenti diversi, è apparso subito un segnale piuttosto chiaro da decifrare: Corvino era a caccia di un nuovo numero 1. Da affiancare a Tata? Oppure Tatarusanu (la voce è circolata per qualche ora) aveva ricevuto una buona offerta da un club straniero? In realtà, Corvino aveva già approntato un’altra soluzione, promettendo Lezzerini al Carpi. Piazza gradita anche al giocatore, questa, ma alla fine l’Atalanta non ha voluto abbassare le sue pretese sul prezzo del diritto di riscatto di Sportiello e l’affare è saltato.

Situazione numero due: il futuro di Mati Fernandez. Già perché, le grandi manovre attorno al cileno sono state davvero al centro della giornata della Fiorentina. Così, una volta esclusa l’ipotesi dell’altra sera, ovvero svincolare il giocatore per togliersi l’ingaggio, ieri, la Fiorentina ha trattato il giocatore prima con il Cagliari, poi, quando tutto sembrava fatto, è arrivato il Milan. La curiosità? L’intervento diretto di Montella che stima moltissimo il viola e – telefonandogli – ha fatto di tutto per portarlo al Milan. Deluso e arrabbiato il Cagliari, in tarda serata (e questo è stato l’unico e ultimo guizzo dell’estate degli affari viola), Mati e la Fiorentina hanno raggiunto l’accordo con il Milan per il prestito con diritto di riscatto del giocatore.

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