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La Nazione: Sousa, quanti esperimenti. Non sarebbe più semplice un bel 4-3-3?

L'analisi di Angelo Giorgetti sui tentativi di cambiare pelle della Fiorentina. Il rischio è quello di disperdere lucidità

Redazione VN

Angelo Giorgetti su La Nazione parla del "laboratorio" Fiorentina pieno di contaminazioni calcistiche. Non tutte riuscite, poche ancora definitive, meno ancora quelle che sembrano convincere i protagonisti. Per ora Sousa sta mescolando la Fiorentina nella fase di attacco, dove la libertà concessa ai giocatori (soprattutto Borja e Bernardeschi) si traduce spesso in overdose di improvvisazioni.

E' evidente il lavoro sfiancante di Kalinic, mentre intorno a lui poco incidono gli inserimenti. Fuori tempo, fuori controllo. Meglio contro il Milan soprattutto per quanto riguarda Borja, anche se a proposito del Prof non sfugge l’ossessiva volontà di mettersi a disposizione dappertutto. E quando Borja gioca spalle alla porta lo spettacolo non è granché. Ma Sousa ha deciso di puntare sulla linea di centrocampo a quattro, con un terzino più o meno difensivo a sinistra mentre a destra un esterno (Tello o Bernardeschi) che ha il compito di coprire tutta la fascia. Anche questa una soluzione dispersiva in termini di lucidità in attacco se poca è l’intesa con gli uomini più presenti fra le linee alte (Borja e Ilicic).

Insomma: volendo semplificare all’interno di un bel 4-3-3 con un centrocampo Borja-Badelj-Sanchez (o Vecino) con due esterni principalmente concentrati sulla fase offensiva (Tello e Barnardeschi) anche Kalinic ondeggerebbe con minori ossessioni podistiche. E la Fiorentina sarebbe forse meno contaminata, ma più ordinata e concreta.

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