La prima sorpresa del mercoledì di coppa Italia viola arriva quando in sala stampa appaiono le note delle formazioni ufficiali: Rossi non c’è. Niente maglia da titolare, niente occasione da sfruttare per ritrovare la condizione, niente ’operazione-rilancio’. Pepito - scrive Riccardo Galli su La Nazione - rimane fra le riserve. Anche questa volta. E la giustificazione firmata da Paulo Sousa («scelta tecnica») appare obiettivamente poco convincente. Più facile – nel gioco dei sospetti e delle previsioni – immaginare che la Fiorentina stia prendendo in seria considerazione l’idea di programmare altrove il processo di recupero di Rossi.
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Il rilancio di Pepito passa dal mercato
Difficile, infatti, pensare che l’eventuale presenza di Pepito contro il Chievo, ultima chance del 2015, a due settimane dall’apertura del mercato, possa rappresentare il test decisivo per scartare a prescindere la soluzione dell’addio in prestito da gennaio a giugno. Società ed entourage del giocatore, stanno valutando insieme e in accordo, ogni tipo di eventualità. Serve un club che possa dare a Rossi quello che non sta trovando a Firenze, ovvero continuità di gioco. Si è parlato di contatti con l’Empoli e con la Sampdoria (in Italia) e con il Betis Siviglia (in Spagna). L’ultima parola spetterà comunque a Pepito. O a Sousa?
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