La Nazione fa il punto sul momento della Fiorentina e sulla duttilità tattica adottata da Montella, che cambia e alterna i giocatori giocando sulle sfumature dei ruoli: via gli esterni e dentro un trequartista (a Genova) o addirittura due (Bergamo) senza centravanti e soprattutto senza cambiare la filosofia di gioco. Borja Valero è stato il collante che ha reso possibile la trasformazione della Fiorentina in una squadra che si è adattata alle vie centrali sfruttando la generosità di tutti i protagonisti del settore, a cominciare da Ambrosini e Aquilani. Una delle Fiorentine più mature della gestione Montella ha giocato a Bergamo senza Gomez, Cuadrado, Pizarro e Ilicic, tutti elementi che sarebbero titolari nel novantanove per cento delle altre squadre di serie A. Soltanto l’Inter in campionato ha portato più giocatori in gol, ma aggiungendo le coppe la Fiorentina sale a quota nove e guida la classifica della democrazia segnante.
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La Nazione: Pepito e la banda del gol
La Nazione fa il punto sul momento della Fiorentina e sulla duttilità tattica adottata da Montella, che cambia e alterna i giocatori giocando sulle sfumature dei ruoli: via gli esterni …
Sarà forse più dura dal 20 ottobre, quando dopo la Juve i viola giocheranno in Europa League contro il Pandurii per incrociare in rapida successione Napoli e Milan dopo la parentesi nient’affatto semplice del Chievo: ma per ora l’assenza più grave si è trasformata nell’arricchimento del gruppo con la nascita di nuove soluzioni tattiche. E’ ovviamente Rossi il simbolo di questa Fiorentina dei piccoli, nel senso di statura (Mati, Joaquin e Matos). Rossi poi è un caso a parte, perché nessuno è stato capace di uscire da un doppio infortunio come il suo (due operazioni in sette mesi, più nuova riabilitazione) unendo quantità e qualità. Capocannoniere con Hamsik a quattro gol, Rossi si è tolto la soddisfazione di entrare nel tabellino anche in Europa League. (...)
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