Montella nasconde le emozioni e si tiene quasi tutto dentro, Conte urla anche quando cerca di parlare sottovoce, gesticola, attacca, mette alla prova le cuciture delle giacche roteando il roteabile: due tipi così diversi possono solo piacersi, oppure cordialmente odiarsi. Questo si capirà meglio con il tempo. A livello di show non c’è gara e infatti Crozza imita Conte, mica Montella che esce dal suo guscio educato solo per urlare contro il quarto uomo. «Ma non lo farò più», ha promesso. Conte invece urlerà ancora contro il quarto, il quinto e tutti gli uomini che gli capiteranno a disposizione.
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La Nazione: Montella, assalto a Conte
Il duello in panchina tra due stili diversi (COMMENTA)
La bellezza di Fiorentina-Juve dipenderà da come i due allenatori imposteranno la partita, variabile che sfugge perfino a loro per l’assenza di molti giocatori impegnati con le Nazionali. Ma è certo il raffinato livello tattico della battaglia, perché se Conte è più esperto e vincente, Montella ha una stima di se stesso superiore a qualsiasi sfumatura mostrata in pubblico. Il modo migliore per alimentarla è riprendersi quanto lasciato per strada nella scorsa stagione contro l’avversario storico della Fiorentina: un punto in casa dopo aver giocato una bellissima partita, zero fuori al termine di una prestazione esattamente opposta. La Fiorentina si trova nella situazione di non potersi permettere altri digiuni e Montella lo sa benissimo: nelle ultime sue uscite pubbliche ha usato sempre il concetto «dobbiamo vincere contro la Juve». Per aver trovato un varco così netto nell’impenetrabilità montelliana, l’idea dev’essere particolarmente solida, qualcuno sospetta addirittura al limite del progetto pianificato.
Battere la Juve, tornare più in alto in classifica riprendendosi qualcuno dei 7 punti buttati contro Cagliari, Inter e Parma. «Conte? E’ tenace», ha ammesso Montella (che lo è di più). Fra i giocatori rimasti a Firenze è probabile il recupero di Roncaglia e anche Ilicic tornerà in gruppo dopo l’infortunio. Terza buona notizia: Cuadrado è tornato in anticipo, sulla fascia ci sarà bisogno di lui.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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