La Nazione: la riprova del centrocampo a tre convince

"Novanta minuti in Europa per ritrovare fiducia e la conferma che, almeno nelle coppe, i due attaccanti insieme funzionano. Non può essere un caso che - scrive La Nazione - ancora una volta Kalinic e Babacar sono andati a segno. E’ vero che gli esteti e i contrari a prescindere storcerebbero il naso per la presunta pochezza degli avversari, ma il campo dà sempre i suoi responsi. E in Europa League il tandem Kalinic-Babacar viaggia che è un piacere. Più concretezza sotto porta e più Borja Valero le spiegazioni per rendersi conto quanto lo spagnolo possa essere determinante per questa squadra. E, soprattutto, la sua duttilità se la condizione fisica lo assiste. Che stia crescendo lo si capisce da come riesce a eludere qualche calcione di troppo che gli avversari provano a rifilargli per intimorirlo e fargli arretrare il raggio di gioco. Missione fallita, quela dei cechi, anche se lo standard dello spagnolo è ancora lontano.

"Se vogliamo cercare quello che non va in una serata come quella di Liberec bisogna spostare lo sguardo sul ‘primo terzo’, come direbbe Sousa. Già, perché la difesa a quattro ha ballato un po’ troppo per la pericolosità degli avversari, soprattutto a inizio ripresa, quando è arrivata la rete di Sevcik che poteva riaprire la partita. La Fiorentina si è fatta schiacciare pensando di aver messo in frigo il risultato, senza forzare più di tanto. Il centrocampo a tre è arretrato almeno venti metri e lo Slovac ne ha approfittato. Il gol era nell’aria, solo rimandato dalla grande parata di Tatarusanu. Tornata più alta la mediana viola (bene nel complesso l’assetto a 3) è arrivato la rete della sicurezza. Ora il campionato e sarà tutt’altra musica, ma la Fiorentina può ricominciare proprio da 3: il numero di gol e centrocampisti