Una buona Fiorentina perde a Roma e il problema è appunto questo (la sconfitta), perché la credibilità e l’autostima di solito crescono con le vittorie. Peccato davvero, il resto c’è quasi tutto, compresa la voglia di ribaltare il destino: Montella si consolerà? Difficile, perché contro le quattro squadre che la precedono sono arrivati per la Fiorentina tre kappaò ingiusti e una pazzesca vittoria contro la Juve. E in due anni per l’allenatore viola questa è la quarta sconfitta contro la Roma. C’è altro? Solo la rincorsa alla Juve, che in questo momento riguarda i giallorossi saliti a meno 3, con dieci punti in più rispetto ai viola. Avrebbero potuto essere quattro, la distanza fra forza e debolezza spesso ha sfumature incomprensibili. Decide il riesumato Destro e alla Fiorentina resta il rimpianto di aver preso gol nelle due ventate giallorosse all’inizio del primo tempo (rete di Maicon) e nella fase centrale del secondo, quando Neto si è messo in vetrina contro De Rossi, Gervinho, Maicon e il palo l’ha salvato sul destro di Strootman. Ma la Fiorentina non è stata da meno, anzi ha gestito la partita con più continuità, ha giocato meglio nella parte centrale e dopo lo svantaggio ha chiuso la Roma a difesa del risultato.
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La Nazione: La Fiorentina è stata all’altezza della Roma
Una buona Fiorentina perde a Roma e il problema è appunto questo (la sconfitta), perché la credibilità e l’autostima di solito crescono con le vittorie. Peccato davvero, il resto c’è …
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Angelo Giorgetti - La Nazione
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