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La Nazione: “La certezza è Vecino”

La formazione viola ha certezze in difesa e l'uruguaiano a centrocampo

Redazione VN

LE certezze sono quasi tutte in difesa. Intanto per quanto riguarda il modulo, con quattro uomini dietro, e pure per gli uomini, perché è vero che Roncaglia il combattente è di quelli che non si lascia spaventare né dal jet leg né tantomeno dall’importanza del volo intercontinentale da poco sostenuto, ma Tomovic potrebbe alla fine spuntarla, con Gonzalo Rodriguez e Astori al centro del reparto e Alonso a sinistra. Semmai, l’argentino, provato ieri con insistenza, potrebbe rilevare l’azzurro, più veloce di lui sia in orizzontale che in verticale. Toccherà allo spagnolo sovrapporsi al compagno - verosimilmente Ilicic - per cercare di creare superiorità numerica e provare ad imbeccare i compagni. E’ uno tra i più in forma della squadra, praticamente prossimo al prolungamento di contratto fino al 2018 ed ha voglia di tornare sulla cresta dell’onda, lui che ha segnato il primo gol dell’era Sousa in Serie A.

Nel mezzo, saranno due i frangiflutti che dovranno fare muro di fronte alle incursioni del Napoli: Vecino, l’uruguaiano che in estate proprio la società di De Laurentiis ha cercato di prendere arrivando ad offrire fino a dieci milioni di euro, al momento è l’unico punto fermo. Accanto a lui, il ballottaggio è tutto tra Mario Suarez e Badelj. Il croato, fin qui, è stato decisivo in diverse occasioni, ma lo spagnolo punta a cominciare a fare la differenza e l’occasione potrebbe essere quella giusta. Sulle corsie esterne, se a destra non ci sono dubbi sulla presenza di Kuba Blaszczykowski, a sinistra Ilicic pare favorito su Bernardeschi. L’azzurrino, espulso nell’ultima gara con l’Under 21, potrebbe eventualmente subentrare a gara in corso.

AD ispirare il gioco e a proporsi tra le linee, invece, ci sarà Borja Valero: dovrà essere lui a cercare di fare più male al Napoli, imprevedibile fino all’ultimo in tutte le sue invenzioni. E Rossi? La suggestione di vederlo in campo dal primo minuto è fortissima e pure il fatto che il tecnico portoghese abbia visto nei suoi occhi la luce giusta indice a pensare che ci sarà spazio anche per lui, probabilmente a gara in corso. Sousa deciderà a ridosso della riunione tecnica, poi comunicherà le sue scelte alla squadra. Anche all’attaccante. Kalinic sta bene, ha recuperato dall’affaticamento accumulato in queste tante partite giocate (nelle gambe ha anche le prime tre giornate del campionato ucraino) e l’ematoma si sta riassorbendo: oggi sarà di certo staffetta con Babacar. Attenzione, però, perché il senegalese, al fotofinish, potrebbe spuntarla dal primo minuto. Ieri, intanto, ha seguito l’allenamento da vicino anche il patron Andrea Della Valle. E’ arrivato in città di buon mattino e si è intrattenuto al centro sportivo, parlando con tecnico, dirigenti, staff e giocatori.

Francesca Bandinelli - La Nazione