stampa

La Nazione: Gomez è già pronto alla rivincita

Il ciuffo è ordinato, la voce lieve, il sorriso leggermente inclinato di fronte alla telecamera di Sky che indaga nei sentimenti registrando l’italo-tedesco di Gomez. Ma anche in tv Mario …

Redazione VN

Il ciuffo è ordinato, la voce lieve, il sorriso leggermente inclinato di fronte alla telecamera di Sky che indaga nei sentimenti registrando l’italo-tedesco di Gomez. Ma anche in tv Mario è esattamente com’era stato descritto il giorno precedente fra le pareti degli spogliatoi: sereno, attento alle critiche e rassegnato a conviverci come qualsiasi attaccante che non segna. Comunque non preoccupato, né depresso. Due partite sono passate, mica venti, Gomez perciò accetta il vento contrario come un danno collaterale della battaglia contro gli errori. Domani serà sarà sempre lui il centravanti della Fiorentina, certo il Guingamp sembra uno scioglilingua rispetto al Real Madrid, ma chi si accorgerebbe delle differenza, una volta spinta la palla in rete? Il timore di ritrovarsi con un surrogato di Gomez — chi l’avrebbe cambiato poi? — rientra nell’onda ciclica delle paure irrazionali e delle lamentigie condivise.

Gomez del resto conferma una banalità che sembra sempre nuova per chi fa il suo mestiere, la ricetta dell’infelicità del bomber declinata addirittura in terza persona: «Mario Gomez in generale segna, ma in queste due partite non c’è riuscito. Mi mancano i gol, questo è logico. Le critiche? Ci sono abituato, è sempre successo così nella mia carriera. Quando non ne faccio per 2 o 3 partite nascono i dubbi, in tanti parlano di crisi. Lo so che devo migliorare, che avrei dovuto segnare da quella posizione contro il Genoa. So tutto. Ma ho passato tanti periodi così in carriera, a volte fai gol senza avere grosse opportunità, a volte ti ci si avvicini e non ci riesci. I gol arriveranno, certo che voglio segnare prima possibile...». (...)

La Nazione