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La Nazione: Gomez è già al bivio

Un gol per cancellare il grigiore di un anno, il 2014, che sembrava essersi rimesso in carreggiata dopo il gol alla Juventus, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, …

Redazione VN

Un gol per cancellare il grigiore di un anno, il 2014, che sembrava essersi rimesso in carreggiata dopo il gol alla Juventus, nell'andata degli ottavi di finale di Europa League, nel fortino dello Stadium, e che invece si è avvitato su se stesso. Mario Gomez, adesso, deve mettere da parte tutto, anche la paura di deludere. E' ad un bivio e il campione tedesco, stavolta, non può sbagliare direzione. Fino ad oggi, ci ha pensato la sorte a rendere impervio il suo cammino italiano. Ha imparato bene la lingua - e anche l'imprecazione di domenica a Cesena leggibile dal suo labiale lo sta a dimostrare -, ma ora non gli basta più. Si è liberato del macigno che si era fatto sempre più pesante a Cagliari, con il primo centro stagionale, ma per cancellare i tanti errori commessi fino ad oggi dovrà essere bravo a trascinare la sua squadra fino alle soglie del terzo posto. Hanno segnato quasi tutti - 16 i marcatori stagionali e c'è pure El Hamdaoui, il mago di Rotterdam che aspetta solo la cessione - e il Kaiser non intende stare più ai margini. Adesso, più che il timore deve far prevalere la rabbia. Non è rassegnato, questo è un dato di fatto.

Ha voglia di rimettere insieme le tessere di un mosaico che anche quando sembrava essere tornato al suo posto si è scomposto di nuovo. Fisicamente sta bene, lo ha detto anche Montella. La fortuna dovrà essere bravo a cercarsela, al di là delle due traverse colpite, col Napoli e col Verona, senza pensare a niente se non a quello per cui è nato, il gol. E' stato giocatore dell'anno tedesco (nel 2007), il capocannoniere della Bundesliga nel 2010/11 (28 gol) e pure quello degli Europei di Polonia e Ucraina: deve soltanto ritrovare la polvere magica da rovesciarsi addosso. La squadra lo sta supportando in ogni modo. C'è chi ha modificato la propria posizione in campo, pur di costruire i movimenti ideali per sfruttare la sua capacità balistica, e chi costantemente lo sostiene anche moralmente. Adesso, serve solo passare dalle parole ai fatti. Prima d'ora mai, in un anno solare, Gomez aveva messo a segno soltanto tre gol: due nella passata stagione e uno quest'anno.

La sterilità in fase di realizzazione deve essere tamponata subito. Intanto perché gli scontri diretti che coinvolgono alcune delle dirette avversarie per un posto in Europa potrebbero favorire la scalata ai primi posti della classifica dei viola (sabato si giocherà Roma-Milan, domenica sarà la volta di Sampdoria-Udinese e Inter-Lazio), poi perché con un colpo solo SuperMario potrebbe spazzare via tutte le polemiche che sono tornate a volteggiare sulla sua testa. Quello con l'Empoli è il suo primo derby italiano: non vuole fallire. Anche per tornare a regalare quel salto col pugno verso il cielo alla sua gente.

La Nazione