stampa

La Nazione: addio Pradè, torna Corvino

Scelta condivisa dai vertici: i fratelli Della Valle hanno chiamato insieme

Redazione VN

Sotto la cenere tutto, compreso lo scossone alla guida del mercato: dopo quattro anni - scrive La Nazione - lascia Pradè e riemerge Corvino, un ritorno che Diego e Andrea Della Valle hanno valutato, condiviso e preparato insieme. E questo non è un dettaglio. Magari – visto che in molti pensano il contrario – può essere anche una notizia.

Scelta condivisa dai massimi vertici, compreso il presidente-esecutivo Cognigni (come ricorderebbe Sousa sguainando il sorriso prestampato sull’argomento) che con Corvino ha mantenuto un ottimo rapporto nel corso degli anni.  Il sondaggio telefonico dei fratelli Della Valle si è trasformato subito in un accordo virtuale per il sì di Corvino, che poche altre destinazioni aveva in mente dopo lo strappo con il Bologna cominciato a febbraio, ma chiuso ufficialmente solo lunedì: accordo sulla parola in attesa della firma, che arriverà nei prossimi giorni. Da ieri Corvino è ad Amalfi per ricevere il premio «Scouting Leader», un riconoscimento per la scoperta e la valorizzazione dei giovani nel campionato italiano.

Non ha parlato di durata del contratto con la proprietà viola e su questo è possibile riferirsi a un precedente: nel 2012 – due mesi prima dell’allontamento in seguito allo 0-5 contro la Juve – la Fiorentina aveva proposto a Corvino un rinnovo triennale. Seconda notizia: al direttore sportivo basterebbe un annuale, lascerà che sia la proprietà a decidere durata dell’accordo e compenso. Quisquilie, direbbe Totò.

Per la Fiorentina si tratta di un netto ritorno al concetto dell’uomo-solo-al-comando, una scelta che va in direzione contraria rispetto a quella delle priorità condivise da un pool mercato. A gennaio le scelte non sono state granché e allora da qui si riparte: finito il grande stallo per conoscere il futuro di Pradè – al lavoro con grande professionalità nonostante le voci insistenti di addio – è evidente il ritorno ad una struttura più snella e operativa. Corvino si definisce un «capobranco», ma certamente ha bisogno di un branco (lui che ha selezionato Macia e Vergine negli anni scorsi).

tutte le notizie di