La montagna viola

Dieci giorni di entusiasmo incontenibile. Undicimila presenze al Viola Village, la struttura voluta dalla Fiorentina per i tifosi. Il piccolo paese di Moena (sold out fino al 3 agosto) trasformato in un'appendice di Firenze dove il viola è il colore dominante e il toscano il dialetto più parlato. È l'effetto Fiorentina Olé, la squadra che dopo aver messo paura alle grandi nello scorso campionato, ora ha tutta l'intenzione di fare sul serio. (...)

Una festa continua insomma, che ha avuto il culmine nei giorni delle amichevoli come ieri quando perfino la precisa circolazione di Moena è andata in tilt provocando una lunga coda che non ha però dissuaso i tifosi a raggiungere il centro sportivo Benatti, quartier generale della Fiorentina e praticamente unico posto dove è stato possibile incontrare i giocatori per un autografo. Già perché il grande entusiasmo ha anche il rovescio della medaglia. Quello di una squadra praticamente «prigioniera» degli stessi tifosi e costretta a restare in albergo senza mettere mai (o quasi) il naso fuori. (...)

Entusiasmo dunque, che ha stupito gli stessi giocatori. Anche per questo i tre giorni di riposo concessi alla squadra appaiono salutari. A Moena resteranno Ilicic, Aquilani, Mati e Munua perché indietro con la preparazione mentre il resto della squadra ha ottenuto il rompete le righe. Appuntamento a martedì prossimo, quando inizierà il conto alla rovescia per quel ritorno in Europa tanto atteso. Quanto i primi gol ufficiali di Mario Gomez.

Corriere Fiorentino