Gol mediatico di Mario Gomez, che con umiltà ed educazione parla italiano molto meglio di alcuni indigeni, ascolta con attenzione le domande e non è mai banale. Potenza di un fuoriclasse che Firenze aveva come rimosso dalla mente, colpa di un’assenza lunghissima dal campo (cinque mesi e mezzo). Ieri Gomez ha avuto un grande merito: riportare l’attenzione alle cose di campo dopo dieci giorni molto strani che hanno fiaccato le forze psichiche della squadra. E’ un giocatore nuovo SuperMario, anche per i compagni, lo ha ammesso lui stesso. Ha giocato troppo poco per conoscere a memoria i movimenti della squadra, e soprattutto nessuno dev’essere al suo servizio. Umiltà da campione. Ma la risposta migliore Gomez l’ha data sugli arbitri: viene dal Bayern Monaco, nei top club i giocatori sono stati addestrati a pensarla così (almeno in pubblico), cosa che può risultare utile anche alla Fiorentina. In sintesi: inutile parlare a lungo degli errori arbitrali, perché i fischietti non cambieranno mai idea. Se la Fiorentina è quarta non dipende dai torti arbitrali. «Pensiamo a noi, a cosa possiamo fare in campo, che è meglio». Colpi da fuoriclasse, da uomo di mondo che ha passeggiato in Champions con un club che di rado incontra arbitri ostili (vi ricorda nulla Ovrebo?). Gomez si riprende la Fiorentina nel momento più delicato della stagione, può essere il primo passo verso la riscossa.
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La lezione di SuperMario darà la scossa ai compagni
Gol mediatico di Mario Gomez, che con umiltà ed educazione parla italiano molto meglio di alcuni indigeni, ascolta con attenzione le domande e non è mai banale. Potenza di un …
Paolo Chirichigno - La Nazione
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