Per un anno e mezzo ha aspettato in silenzio il suo turno e ora è la sua grande occasione. Neto, il ventiduenne portiere della Fiorentina domenica giocherà da titolare contro l'Atalanta. Sarà il suo esordio in serie A. È molto carico, perché la squalifica di Boruc gli offrirà la chance di mostrare il suo valore, nella speranza di poter disputare anche le successive gare e meritarsi di essere confermato per il prossimo anno. Del resto è nel giro della Nazionale brasiliana, è stimato dal ct Menezes e tanti addetti ai lavori sono pronti a scommettere che le sue qualità emergeranno. Ma per valutarlo occorrerà una serie di partite ravvicinate: finora ne ha disputate due in Coppa Italia (contro Empoli e Roma, con i giallorossi non fu esente da colpe su un paio di reti).
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La grande occasione di Neto
Il brasiliano ha aspettato un anno e mezzo, e domenica…
Dal Brasile non gli mancherà il sostegno e il tifo, anche perché intorno a lui c'è davvero una gran curiosità dai parte dei media e dei tecnici. Saranno incollati davanti alla tv pure i suoi genitori, che seguono quasi sempre le partite. Suo padre, Norberto Murara Filho, conosciuto come Betao, è stato tra l'altro un portiere come lui. Giocò nel Botafogo, nell'America Minas Gerais e nell'Araxa esporte Clube, con cui vinse il «campionato Mineiro» di seconda divisione nel 1990. A Firenze intanto Neto si è ambientato alla perfezione: vive vicino allo stadio insieme alla fidanzata Maira. Si muove con la sua Bmw X6 e sa tutto della città. Fuori dal campo è un tipo tranquillo, senza troppi grilli per la testa. Di Firenze ama l'arte ma anche la buona cucina. In Brasile andava pazzo per lo strogonoff, a base di carne o pollo contornati da riso bianco e patate. Qui a Firenze invece non rinuncia alla bistecca, il suo piatto preferito.
Corriere Fiorentino
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