Il terzo posto può aspettare, non è pronto il Milan, che poteva raggiungerlo vincendo; ma nemmeno la Fiorentina, pur distante ma con ambizioni di migliorare i due piazzamenti ai piedi del podio nelle ultime stagioni. D’accordo, il Milan è più avanti di quello del recente passato, basti pensare che aveva perso tre volte di fila con i viola a San Siro, sconfitta e inferiorità visibile. Ma un’occasione così andava sfruttata meglio: trovarsi in vantaggio al primo tiro in porta (ne seguirà un solo altro, mai così poco in questo torneo) contro una rivale con difficoltà immense a far gioco e a segnare (soltanto cinque gol prima di ieri, e tre in una sola gara, con l’Inter) è un privilegio che non va buttato se si pensa in grande. Non che la Fiorentina poi abbia preso al collo i rossoneri: anche ad Abbiati arrivano due palloni, rete inclusa. Però Montella sa lavorare con cattiveria su un errore altrui. L’esito è corretto, il match in stile italiano, cioè poco entusiasmante; incoraggia le due antagoniste che la compagnia in cerca del playoff di Champions sia piuttosto omogenea e senza mostri. Sia Milan, sia Fiorentina non sono straccia-rivali ora, però possono e devono crescere.
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La Gazzetta: Milan e Fiorentina non sembrano pronte per il terzo posto
Il terzo posto può aspettare, non è pronto il Milan, che poteva raggiungerlo vincendo; ma nemmeno la Fiorentina, pur distante ma con ambizioni di migliorare i due piazzamenti ai piedi …
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Pierfrancesco Archetti - La Gazzetta dello Sport
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