Luca Calamai sulla Gazzetta dello Sport racconta il "miracolo" Fiorentina citando una serie di dati che fanno capire l'incredibile stagione viola. Ecco i passaggi più significativi:
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La Gazzetta: Fiorentina boom
Punti, gol, merchandasing, tifosi e valore giocatori. La Viola torna a volare
Un anno fa di questi tempi la Fiorentina si tormentava intorno a varie tabelle-salvezza. La fine di un ciclo chiuso poi il match di pugilato tra Delio Rossi e Ljajic e l'addio, a zero euro, dell'ex capitano e simbolo Riccardo Montolivo. Neppure il più inguaribile ottimista avrebbe mai immaginato che, un campionato dopo, la squadra viola sarebbe diventata un modello da imitare. Il pianeta viola funziona a 360°: il quarto posto è solo la vetrina luminosa di un effetto-Fiorentina che tocca tutti i settori della creatura di Diego e Andrea Della Valle.
Il dato è di grande effetto: più 18 punti rispetto alla stessa giornata del campionato 2011-12. Nessuno ha fatto meglio. La squadra di Montella è riuscita a creare uno stile, a proporsi come la realtà più divertente del torneo.
Un altro «numero» sorprendente: più 26 reti rispetto a un anno fa. Un dato ancor più clamoroso se si considera che Montella non ha a disposizione nel reparto offensivo «un Cavani» o le tre creste del Milan. Il primo bomber viola è Jo-Jo, con 12 centri ma, in questo finale di campionato, potrebbe essere Ljajic il giocatore in grado di segnare i gol-Champions.
Alla prima giornata di campionato il Franchi era semi-deserto. I risultati della squadra uniti alle iniziative promozionali della società (anche contro il Torino ci saranno biglietti a prezzo speciale) lo hanno ripopolato fino ad arrivare al tutto esaurito contro il Milan. In un campionato che perde spettatori la Fiorentina va in contro tendenza con un aumento del 21%. Ottantamila presenze in più.
Dal punto di vista tecnico la Fiorentina ha condotto un calcio-mercato vincente. Dal punto di vista economico: geniale. Il più trentacinque milioni di valutazione complessiva del parco giocatori è un dato che premia le scelte di Macia e Pradè. Gli esempi simbolo sono Borja Valero che oggi vale il doppio rispetto ai 7 milioni versati in estate al Villareal o Aquilani ingaggiato a zero euro o oggi quotato almeno 6 milioni. E si potrebbe andare avanti con Savic che è stato quasi regalato dal City nell'operazione Nastasic e che oggi è corteggiato dal Bayern Monaco (si parte da 14 milioni di richiesta) o con Roncaglia, pure lui arrivato a costo zero e inseguito dal Rubin Kazan a cifre vicine ai 7 milioni. In più c'è la rivalutazione «dei vecchi». Pensate a Ljajic che in estate veniva offerto in prestito gratuito e che oggi vale più di dieci milioni.
Più merchandising: Il marchio Fiorentina è tornato a tirare. Segnali interessanti arrivano dalla vendita delle maglie (Borja Valero tira più di Jo-Jo), dagli sponsor (ne sono arrivati tre nuovi) e dalle richieste di amichevoli. L'effetto Fiorentina trova riscontro anche nelle nuove richieste di affiliazione pervenute al centro coordinamento viola club. Siamo a più 20. Un nuovo club è nato a Praga e un nuovo-vecchio club è stato ricostituito a Tavarnelle Val di Pesa. La Viola sta trovando ovunque nuovi compagni di viaggio alla conquista dell'Europa.
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