Non c'è più Cuadrado e la Fiorentina vince due a zero a Roma, eventi che solo un temerario potrebbe mettere in relazione. Non c'è più Cuadrado e Gomez torna a fare il centravanti in modo normale, creando spazi e cercando gli assist degli esterni (Joaquin, Pasqual): in questo caso la semplicità del calcio parla da sola. La Fiorentina non si è certo rafforzata cedendo il suo giocatore più forte, ma sta cercando una strada diversa per gestire la partita e andare in gol. Senza esaltare la funzionalità dell'indebolimento, abbiamo visto un ventaglio di soluzioni diverse: il contributo degli esterni che fanno il loro mestiere con linearità, un centravanti che sa dove farsi trovare e sa cosa fare, altri giocatori che dettano gli inserimenti (Diamanti, poi perfino il recuperato Ilicic). La Roma è in crisi e ha giocato senza molti titolari, ma la Fiorentina (anche lei con molte toppe) ha gestito la partita giocando con una semplicità che le mancava da tempo.
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La forza di un gioco più semplice
La Fiorentina non si è certo rafforzata. Ma… L’articolo di Angelo Giorgetti su La Nazione
Ha subito senza rischiare troppo, è cresciuta sfruttando gli spazi. Ha fiutato le difficoltà della Roma e ha colpito. A margine di tutto questo il primo tempo ha lasciato ricordi davvero sbiaditi, senza intensità né probabilmente voglia di rischiare. Campo scivoloso, difese attente, pochi spazi. Meglio non esporsi in una partita secca e la pioggia ha bagnato uno spettacolo davvero modesto. Diamanti ha fatto il rifinitore partendo da lontano per innescare blitz a girare, una scelta per rendere meno prevedibile la manovra e anche un modo per estrarlo dalle zone ancora non frequentabili per assenza di ritmo. Davvero poco è riuscita a costruire nel primo tempo la Fiorentina, girando a largo dalle zone calde. Occasioni migliori per la Roma, bravo Tatarusanu a intercettare un tiro di Nainggolan deviato da Cole. Il primo tempo viola era una preparazione del secondo. Si è capito dopo però.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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