Li hanno inseguiti mentre ridevano e scherzavano a tavola, per la strada, nelle trasferte in pullman, nella vita di tutti i giorni come altri mille adolescenti alle prese con i compiti, gli incroci del cuore e un sogno in più: quello di diventare un campione in Serie A. Potremo zoomare le loro vite nei prossimi giorni curiosando nei convitti dove abitano, spesso lontano dalle famiglie. Si chiama «Calciatori-Giovani Speranze» il nuovo docureality che Mtv manda in onda (dal
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La Fiorentina sbarca su mtv
Parte il reality sulla stagione dei baby viola
17 settembre, ore 15.10 e 19,30, dal lunedì al venerdì, preceduto il 16 da una maratona esclusiva) e racconta i futuri possibili campioni. E’ una specie di seguito ideale di «Ginnaste », uno dei programmi rivelazione della passata stagione.
Si torna a parlare dell’adolescenza scrutandola da vicino attraverso la leva 1995-1996 passata da quella specie di college del calcio che è il modello Fiorentina per gli Allievi. La scelta di bussare alla società gigliata non è casuale, spiega Antonella Di Lazzaro, vicepresidente di Mtv Brand: «Volevamo esplorare un modello giovanile positivo, ragazzi impegnati non soltanto a diventare campioni, ma con una vita ordinata che rispetta gli orari e gli impegni presi senza rinunciare a divertirsi. Racconteremo da vicino le loro storie di aspiranti eroi, le loro facce pulite e una gioventù piena di carica vitale». A certi livelli si cammina su un filo: se vinci diventi un’icona, amato, tifato, intervistato, se perdi si chiudono le porte e anche i contratti svaniscono e la vita cambia direzione, esce dal rettangolo del campo e va chissà dove. Chi sta lì in mezzo al campo accetta il rischio, lo sente pesare sulla pelle ogni volta che l’allenatore annuncia la formazione. «Calciatori» è la fotografia di sei mesi vissuti tra le promesse del grande calcio in quell’anticamera così piena di incertezze e paure, dove un infortunio in corsa può stoppare il decollo.
Ma dove anche i ricordi aiutano a coltivare i sogni: gli Allievi vinsero il campionato due anni fa. Tra i protagonisti della serie ci sarà il «ribelle» Diomandé Cedric Gondo (della Costa d’Avorio) capocannoniere allergico alla scuola, ma con una grande spiritualità, il «rapper» Axel Gulin, il portiere Luca Lezzerini attentissimo alle mode, Saverio Madrigali, l’ex capitano della squadra impegnato a riconquistarsi il posto da titolare reduce com’è da un infortunio e Giacomo Ruggeri «il Ruggio» che ha un problema simile. Ci saranno molti altri nomi e facce, perché un docu-reality deve fare i conti con la complessità del mondo.
Le maglie viola saranno mescolate alle divise grigie perché «è importante il racconto di quelle vite in cui in molti possono riconoscersi, non tanto l’appartenenza
a una maglia». Mtv ha scelto però la Fiorentina perché, come spiega Gianfranco Teotino, addetto alla comunicazione della società viola, «qui c’è un progetto che protegge i giovani ». Il progetto si chiama «Promesse viola» e prevede, come si vedrà nelle puntate del reality che i baby-calciatori siano seguiti da un tutor non soltanto per i compiti, ma in generale nell’educazione.
La Fiorentina può contare su quattro educatori, uno di questi, il coordinatore si chiama Roberto Trapassi: «Ci occupiamo di tutti i bisogni che può avere un ragazzo che cresce lontano dalla famiglia: formativi e pratici». Dalla lezione di storia e di letteratura italiana, a organizzare
un servizio di lavanderia. «I ragazzi vivono a Villa Carnesecchi, alla Casa Rossa o, i maggiorenni, in appartamenti prosegue Trapassi -. Ci occupiamo insomma di quello che fanno fuori e dentro il campo». Con una preoccupazione in più dal 16 settembre: non è che si monteranno la testa per un po’ di fuggevole popolarità da reality?
la repubblica
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