L'etica sportiva, il cartellino viola e la voglia della Fiorentina di dare una sterzata al mondo del calcio valgono più delle polemiche e delle tensioni emerse nello scorso mercato. La distanza fra la Fiorentina e la Juve, quella fra i rispettivi ds dopo la vicenda avvelenata del caso-Berbatov, magari resta, non è stata colmata, ma è indiscutibile che il premio del cartellino viola consegnato ieri a Buffon è diventato una sorta di percorso diplomatico per avvicinare un po' le due società. Complice appunto il concorso organizzato dalla società viola che premia i gesti di fair play dei nostri campionati ieri gli organizzatori della manifestazione con in testa il responsabile delle relazioni esterne viola, Gianfranco Teotino, hanno fatto visita prima in casa Milan per consegnare al tecnico rossonero Massimiliano Allegri il premio e poi a casa Juve dove invece a essere stato premiato è stato appunto Gigi Buffon. La Fiorentina resta ancora molto arrabbiata con i dirigenti della Juve, con Marotta in particolare ma come è successo per Klose (premiato tempo fa sempre con il cartellino viola) l'aspetto etico ha prevalso. Se per il tedesco è stato dimenticato il gol in netto fuorigioco segnato quando era al Bayern, ieri sono state, almeno per il momento, messe in un cassetto le polemiche dell'estate. I miracoli del cartellino viola.
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Il premio a Buffon porta una tregua con la Juve?
Cartellino Viola primo passo per il riavvicinamento, e il mercato…
Corriere dello Sport-Stadio
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