La Fiorentina non riesce a sopperire alle assenze pesanti e pareggia in casa contro la Sampdoria. A ben vedere il gruppo riesce a tratti a nascondere non solo chi mancava (Jovetic, Toni e Ljajic), ma anche chi c’era e non era in serata. Ci referiamo a El Hamdaoui e a Mati Fernandez, apparsi in difficoltà per motivi diversi. Il primo pare non avere ancora il ritmo partita, e i suoi rientri sono sempre stati lenti e difficoltosi. Il cileno dal canto suo non riesce a dialogare a dovere con i compagni, è isolato in un gruppo dove tutti parlano la stessa lingua calcistica. E dire che Savic era salito più in alto di tutti per il gol dell’1-0. La Fiorentina si era rinfrancata dopo un inizio spumeggiante della Sampdoria, poi tornata avanti con una clamorosa traversa di Tissone. C’è anche da riflettere sul fallo subito da Mati in piena area di rigore. Ma il vantaggio pare giusto.
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La Fiorentina merita un grande applauso
La Fiorentina non riesce a sopperire alle assenze pesanti e pareggia in casa contro la Sampdoria. A ben vedere il gruppo riesce a tratti a nascondere non solo chi mancava …
Nella ripresa la Samp ha un lampo con Krsticic che basta a mettere per terra Viviano, un gol di classe che penalizza la Fiorentina oltre ogni misura. I viola ripartono, Montella toglie Romulo e mette Seferovic, che apre il fronte di attacco e permette ai compagni gli inserimenti. C’è persino un gol dello svizzero, per un fuorigioco apparso poco chiaro. La Fiorentina pressa tanto ed è oggettivamente poco fortunata. Montella ci prova anche con Aquilani, entrato al posto dello smarrito Mati Fernandez. Ma il risultato di parità non deve condizionare oltre il dovuto il nostro giudizio. Che resta positivo, perché la Fiorentina — come tutte le squadre del mondo — è andata incontro a una serata storta. Capita, e non c’è nulla di clamoroso. Nessun traguardo è precluso, ma regalare in un colpo solo gente come Jovetic e Toni non è agevole e ha il suo prezzo.
Di questa partita piuttosto ricordiamoci la grandissima prestazione di Savic, autore di una doppietta straordinaria (ha sfiorato anche il terzo gol...). Un giovane dai mezzi atletici infiniti che sa giocare al pallone ed è entrato in questa Fiorentina con grande umiltà. I viola hanno scoperto un ragazzo che presto diventerà un campione, capace di far dimenticare la partenza di Nastasic. Non è poco, anzi è più di quanto ci aspettassimo.
Adesso la Fiorentina va a Roma (sabato sera) a giocarsela contro Zemanlandia: nessuna paura, anzi la consapevolezza di poter giocare alla pari contro tutti, a patto di avere l’organico al completo. Cosa che ieri sera non è potuta avvenire. Sta qui il significato di un pareggio apparentemente deludente, ma che nulla toglie alla Fiorentina e al suo splendido campionato.
Paolo Chirichigno - La Nazione
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