"La testa, in certi momenti, conta più quelle gambe. E dalla testa bisogna ripartire. Pioli ci avrà lavorato in queste due settimane. Il gruppo deve andare oltre i propri limiti - analizza il Corriere Fiorentino - e non stare dietro ai mugugni della città che fanno crescere l’ansia e tolgono lucidità. Rispetto all’anno scorso la Fiorentina è più solida e compatta, anche se meno creativa e più prevedibile. Ma il primo scatto deve essere mentale. Serve recuperare fiducia. Una squadra giovane, la più giovane d’Europa, ha inevitabilmente dei limiti, magari si deprime, forse non sempre legge bene le varie situazioni all’interno della stessa partita, però di solito s’accende di passione. Una Fiorentina lieve e leggera avrebbe una chance in più a Bologna. È un derby da ultima spiaggia, o quasi: più per i rossoblù che per i viola. Ma anche i ragazzi di Pioli non possono permettersi di sbagliare. Bologna è la prima tappa di un percorso che in poco più di un mese conduce al giro di boa. Sette partite, molte insidiose. Dopo l’incrocio con Inzaghi c’è la Juve in casa e poi la trasferta con il Sassuolo, una delle rivelazioni. La Fiorentina deve svoltare. E per farlo deve giocare da squadra, aiutando così i singoli a recuperare il tempo perduto.
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La Fiorentina deve svoltare, ripartendo dalla testa: a un mese dal giro di boa
Sette partite alla fine dell'anno: si parte da Bologna, obiettivo inversione di rotta
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