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La Fiorentina balla il flamenco ispirata da Macia

E’ UNA FIORENTINA sempre più spagnola quella che ha imparato a divertire i suoi tifosi, di sicuro la squadra italiana con il maggior numero di giocatori provenienti dalla terra iberica. …

Redazione VN

E’ UNA FIORENTINA sempre più spagnola quella che ha imparato a divertire i suoi tifosi, di sicuro la squadra italiana con il maggior numero di giocatori provenienti dalla terra iberica. A Borja Valero, arrivato la scorsa estate nella prima rivoluzione viola, si sono aggiunti in questi primi giorni di campagna trasferimenti Joaquin Sanchez, esterno preso dal Malaga, e Marcos Alonso, arrivato sì dal Bolton ma cresciuto nelle giovanili del Real Madrid.

SECONDO quanto riportano indiscrezioni spagnole, a questa già folta colonia potrebbe aggiungersi anche Roberto Jimenez, portiere del Saragozza sul quale però resta ancora qualche dubbio da parte della dirigenza toscana. A guidare questa orchestra, insieme a Daniele Pradè, è il valenciano Eduardo Macià, inizialmente giocatore e poi capo scout, prima di spostarsi a Liverpool insieme all’amico Rafa Benitez. E’ una squadra che si muove a ritmo di flamenco e che, passo dopo passo, si sta preparando alla scalata verso la classifica.

UN ANNO fa, approfittando della retrocessione del Villarreal e delle difficoltà economiche del club amarillo, i manager viola non ebbero dubbi: formalizzarono l’acquisto del più conosciuto Borja Valero e, contestualmente, pure quello di Gonzalo Rodriguez, argentino di nascita e spagnolo d’adozione. A gennaio si è aggiunto Pepito Rossi, poi si è seminato in vista del....‘raccolto’ estivo.Tanto che, sempre dalla Liga, è arrivato (in attesa di ufficialità, ma avendo già sostenuto le visite mediche) anche Gustavo Munua, portiere uruguaiano svincolatosi dal Levante specialista nelle punizioni e pure nei calci di rigore. Montella ammicca. Il suo gioco rapido e frizzante non può che beneficiarne. Ad un solo grido: adelante. (Francesca Bandinelli - La Nazione)