Battere il Paok per mettere nell’animo la giusta dose di entusiasmo e ripetere la storia. E' il 'diktat' di Stadio. In fondo, non è troppo lontano il successo di Borisov contro la Dinamo Minsk con la successiva vittoria casalinga contro l’Inter. E per l’appunto, domenica, c’è l’altra milanese da affrontare. Vincere in Grecia, volando così a 9 punti nel girone, sempre più primi e comunque in vantaggio sulle dirette concorrenti, significherebbe fare il pieno di energia. A San Siro col Milan, nell’era Montella sono sempre arrivati successi: la tradizione deve essere consolidata e non interrotta. Anche per non far diventare la sfida contro i rossoneri uno spartiacque al contrario di questa stagione.
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La dirigenza è con la squadra: battere il Paok per riportare l’entusiasmo
Battere il Paok per mettere nell’animo la giusta dose di entusiasmo e ripetere la storia. E’ il ‘diktat’ di Stadio. In fondo, non è troppo lontano il successo di Borisov …
C’è bisogno di vincere per il morale e poi pure perché alle vittorie internazionali, hanno sempre fatto eco successi in campionato. E’ successo dopo la rotonda vittoria col Guingamp quando i viola hanno poi battuto l’Atalanta a Bergamo e appunto con l’Inter, prima della sosta di campionato. Il patron Andrea Della Valle è stato chiaro: gli obiettivi non devono essere ridimensionati e la corsa al terzo posto non può fermarsi dopo otto giornate. Firenze ha bisogno di cancellare la coltre di grigiore che è calata sulla città per tornare a divertirsi, magari anche con l’irriverenza di chi non pensa solo al risultato ma privilegia la strada del gioco, come ha insegnato Vincenzo Montella. La dirigenza, intanto, si è compattata attorno alla squadra: ieri, all’allenamento, c’erano tutti: Pradè, Macia e Sandro Mencucci.
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