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La “dimenticata” e l’ultimo olè: film di due finali

Il Catanzaro, arrivato alla finale attraverso una serie di risultati prodigiosi, compresa l’eliminazione della Juventus in semifinale. Pippo Marchioro, che poi diventò allenatore anche del Milan, ma senza grande successo, …

Redazione VN

Il Catanzaro, arrivato alla finale attraverso una serie di risultati prodigiosi, compresa l'eliminazione della Juventus in semifinale. Pippo Marchioro, che poi diventò allenatore anche del Milan, ma senza grande successo, era la mezzala di punta (si usava dir così) del Catanzaro che aveva un centravanti di gamba lunga, Bui, che avrebbe fatto strada nel Verona e nel Toro. Gli altri? Militi del pallone abbastanza ignoti, a parte Maccacaro dal capello rosso e dal cognome che, per qualcosa che aveva nel suono, si faceva ricordare. Nella Fiorentina di ispirazione yè-yè, come i dischi giovani dell'epoca, sbocciavano Ferrante, Merlo e Brugnera, rumoreggiava il tackle scivolato di Rogora, dirigeva compostamente maestro «Picchio», parava l'agile Albertosi con l'andatura lenta e implacabile alla Clint Eastwood, ma soprattutto svolazzava Uccellino Hamrin, leggendario fabbricante di gol.

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La Coppa fu consegnata nelle mani del presidente Baglini, elegante come uno chansonnier nel suo completo chiaro, mentre attorno Beppe Chiappella, allenatore e ciononostante amico, e con lui gli affaticati viola osservavano composti e stanchi. Albertosi, probabilmente, avrebbe tenuto volentieri una sigaretta a pendere dal labbro, in quello storico momento che tutto sembrava meno che storico. Qualcuno ritenne didiscevole aver battuto soltanto ai supplementari una qualunque squadra di serie B e forse per questo ancora oggi la vittoria del 1966 non gode di vasta popolarità. E Nuno Gomes, con l'aria da sciupafemmine? Nuno, che ogni tanto torna a Firenze da turista e ora affianca Rui Costa nel Benfica, come «assistente nel settore internazionale», è stato l'attaccante svelto e furbo che ha segnato il gol dell'ultima vittoria viola in Coppa Italia, anno 2001, mese di giugno. Sembra quasi ieri, ma sono passati tredici anni.

Corriere Fiorentino - speciale coppa Italia