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La buona cura di Sannino (arrivata troppo tardi)

Giuseppe Sannino, il primo e l’ultimo allenatore di questo sciagurato Palermo, tradito dalla follia del presidente Zamparini, non si arrende anche se la situazione è drammatica: «Non siamo inferiori alla …

Redazione VN

Giuseppe Sannino, il primo e l'ultimo allenatore di questo sciagurato Palermo, tradito dalla follia del presidente Zamparini, non si arrende anche se la situazione è drammatica: «Non siamo inferiori alla Fiorentina e possiamo vincere». Tutto è contro i siciliani: la classifica, il calendario, persino l'infortunio di Ilicic che a Firenze ha segnato uno dei gol più belli della sua carriera. Però Sannino non molla. Questione di orgoglio. (...)

Se il Genoa oggi, in contemporanea, dovesse battere l'Inter che ha perso sette delle ultime nove partite, i siciliani sarebbero in serie B indipendentemente dal risultato di Firenze. Neppure due successi nelle ultime due gare darebbero al Palermo la garanzia di restare in serie A. Però con Sannino la squadra è come rinata, tirando fuori l'orgoglio e la qualità che gli appartiene. Ha espugnato Genova contro la Sampdoria, ha messo sotto la Roma e l'Inter, ha infilato cinque risultati utili di fila prima delle ultime due sconfitte. (...)

La B è ad un passo. Ed è un peccato per una società così importante che ha avuto una storia travagliata. Tre fallimenti, riportato in serie A nel 2004 da Zamparini, il Palermo nella primavera del 2010, cioè solo tre anni fa, è andato a due punti dalla Champions League con Delio Rossi in panchina. Ora rischia il disonore della B. Ma a Firenze promette battaglia. Del resto sin che c'è vita, c'è speranza. E la Fiorentina non dovrà pensare all'eventuale festa del dopo gara. Prima bisogna giocare. E vincere per blindare il quarto posto, minacciato dalla rincorsa dell'Udinese. Sannino è in emergenza: oltre a Ilicic, il più in forma, mancherà Barreto in mezzo al campo. Il paraguaiano, squalificato, non è solo il costruttore del gioco siciliano, ma è anche il primo a rubare palloni e a far ripartire l'azione. Al suo posto giocherà l'argentino Faurlin mentre Donati farà un passo indietro nel cuore della difesa. In attacco a fianco di capitan Miccoli, un ex che ha sempre creato fastidi alla Fiorentina, giocherà il giovane Hernandez, che ha ritrovato il gol contro l'Udinese. Cuore, grinta e spregiudicatezza, la ricetta di Sannino nel giorno più difficile. Per non mollare. O, almeno, per retrocedere a testa alta.

Corriere Fiorentino