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Kurtic indovina i tempi, Badelj quasi mai

Nel ruolo di play, Badelj in difficoltà: poca velocità e manovra

Redazione VN

Gran gol, gran gesto per Ilicic: il feeling sloveno diventa ufficiale quando Kurtic indica da lontano la zucca chiara di Josip, fin lì abbastanza dondolante come il resto del corpo: rete dedicata anche a te, amico. Abbraccio globale, la vita può essere bella anche in Italia. Kurtic decisivo in coppa contro il Guingamp (assist per Vargas) e ancora di più ieri a Bergamo: se queste sono le premesse i 5 milioni chiesti dal Sassuolo per il diritto di riscatto possono già entrare a far parte del prossimo bilancio viola. Kurtic ha personalità e doti rare per un centrocampista al momento di inserirsi. Se ci sono spazi a disposizione lui li punta con una scelta di tempo che non si improvvisa: nelle corde c’è l’inclinazione a percorrere i territori che ogni allenatore si sogna di notte.

Il sinistro di Kurtic stana inoltre un ragno nell’angolino più basso della porta di Sportiello: un caso? Questo si capirà in seguito. Ombre pure invece sul conto di Badelj, ancora indietro e in crisi dopo il quarto d’ora iniziale abbastanza promettente nel ruolo di play: la velocità non è la qualità migliore e anche l’interdizione ha lasciato pochissimi ricordi.

Più semplice dedicarsi al medesimo compito giocando da interno mentre la scelta dei tempi, perché di questi si tratta, diventa più complicata dovendo valutare le variabili dal punto di vista del play. Montella ha forse aspettato troppo a cambiare l’assetto una squadra in chiara difficoltà contro l’Atalanta, probabilmente perché Neto e Gonzalo gli inviavano segnali confortanti all’interno di una difesa messa in crisi dalla velocità dell’Atalanta. Comunque sia, è andata bene.

La Nazione