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Kuba torna a disposizione. Quanti stranieri per la Fiorentina

Un breve viaggio nella storia viola

Redazione VN

Torna nel giro Kuba, il polacco, e così siamo al completo. Sulla maglia - scrive Giampiero Masieri su La Nazione - non ha il soprannone, ma il cognome intero, Blaszczykowski. Con il campionato che riprende e con «Kuba» guarito dopo l’infortunio viene da ripensare ad alcuni dei tanti stranieri, in tanti anni, della Fiorentina. Tre gli attaccanti supercampioni, dai primi tempi a non molto tempo fa. Eccoli: Pedro Petrone (Uruguay) con 44 partite e 27 gol; Kurt Hamrin (Svezia) con 290 partite e 150 gol; Gabriel Omar Batistuta (Argentina) con 243 partite e 151 gol. Un illustre clollega scrisse: «Con questi assi il cielo della Fiorentina è una trapunta di gol». La statistica in poesia. Abbiamo avuto anche un giapponese, si chiamava Hidetoshi Nakata. Dall’Honduras ecco Giulio Cesare Leon, dalla Costa d’Avorio ecco Saliou Lassissi. Arrivò anche un paraguaiano, Silvio Parodi, anni Cinquanta, che a definirlo perfidamente un oggetto misterioso si sta larghi. Dall’Olanda, tanti anni fa, arrivò un gigantesco centravanti, Andrias Roosenburg, 59 presenze, 18 gol. Giocava con Pandolfini, Vitali, Beltrandi. In quella squadra c’erano, già allora, tre stranieri.

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