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Kalinic, il fedelissimo di Sousa. Ma è anche incedibile?

Kalinic esulta

Il patto di Lisbona fra Corvino e l'allenatore su tutti i big

Redazione VN

Scoperto nell’Under 21 croata quando Sousa era il vice di Queiroz sulla panchina del Portogallo, riscovato sette anni dopo nel Dnipro, proposto a Pradè e preso per 5 milioni e mezzo, valorizzato e utilizzato 42 volte fra campionato e coppe (13 gol): Kalinic - scrive La Nazione - è un fedelissimo dell’allenatore viola e questo è scontato. Ma Nikola è anche incedibile? Qui si apre il capitolo due. Passo indietro: Lisbona, primo giugno, ristorante sconosciuto (almeno per noi), Sousa e Corvino davanti a una bottiglia di vinho verde e a parecchi nomi scritti su un foglietto.

La lista dei giocatori viola sezionata (anche) alla luce della volontà espressa da Sousa, cambiare l’assetto per superare la prevedibilità del possesso palla troppo orizzontale. Attaccare con troppi giocatori non serve, anche perché poi c’è il rischio di lasciare spazi in contropiede: quante volte la Fiorentina ha pagato per questo. Bisogna cambiare.

E allora difesa a quattro, esterni alti, aggressività più mirata, pressing a folate, intensità di gioco dosata in modo diverso, avendo la scorsa stagione insegnato parecchie cose, anche dal punto di vista della tenuta fisica: frequenze troppo alte da mantenere per 90 minuti, giusto percorrere nuove strade guadagnando metri con più velocità. Più movimento che pressing, non lanci, ma passaggi lunghi e rasoterra, tanto gioco con la palla al piede. Una minirivoluzione.

Cosa c’entra Kalinic? Il suo nome – come quelli di Gonzalo, Astori, Alonso, Borja, Badelj, Vecino e Bernardeschi – era stato sottolineato da Sousa. Giocatori fondamentali. Prima ancora di conoscere le loro intenzioni – vorranno restare? – Corvino ha promesso che l’intenzione dalla società era quella di confermare il nucleo dei più forti. Fatte salve ovviamente le clausole rescissorie (Alonso, Vecino) ed eventuali offerte irrinunciabili, cioè da prendere in considerazione con l’ok degli stessi giocatori. Il «patto» fra Sousa e Corvino è nato sulla qualità degli eventuali ricambi e sulla necessità di un confronto continuo: da allora in poi è decollato un rapporto strettissimo, i due si vedono e/o si sentono più volte al giorno.