Gol velenosi, intrisi di rivalsa o nostalgia. Sono i gol che fanno più male alla Signora, griffati dai suoi ex innamorati, più o meno felici. Aspettando la Fiorentina, la presenza dell’ex bianconero Toni (Aquilani è squalificato; Sissoko, appena acquistato, è alla Coppa d’Africa) fa scattare almeno un campanello d’allerta, ricordando come è andata nell’ultima partita casalinga, con il gol-pareggio del Genoa siglato da Borriello, l’ultimo della lunga lista dei castigatori ex bianconeri.
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Juve: i gol degli ex fanno male. E non c’è solo Toni
Gol velenosi, intrisi di rivalsa o nostalgia. Sono i gol che fanno più male alla Signora, griffati dai suoi ex innamorati, più o meno felici. Aspettando la Fiorentina, la presenza …
Tornato in viola in questa stagione, Luca Toni ha già fatto 7 reti, lui che ha avuto l’onore di firmare il primo gol juventino allo Juventus Stadium, nell’1-1 in amichevole col Notts County. Ha ripreso confidenza con il gol anche Alberto Aquilani, che a Firenze ha trovato un approdo dopo anni vissuti di prestito in prestito.
Fabrizio Miccoli tra i suoi tatuaggi ne ha uno a cui tiene particolarmente: raffigura una palla che finisce in rete, per ricordare che nell’ottobre 2008 fece gol alla Juve, dalla quale era stato scaricato, espugnando Torino con il Palermo.
Con il Milan ha bucato i bianconeri Nocerino, il 26 febbraio dello scorso anno. Il 12 dicembre del 2011 Almiron fu protagonista, anche con un gol, del 3-1 con cui il Bari stese una Juve sfortunata (fu la notte del rigore sbagliato da Diego, puntato da un laser mentre si accingeva al tiro).
Indigesto anche il ritorno di Marco Di Vaio, che regalò al Bologna un successo in casa della Juve atteso da 30 anni: lo fece alla sua maniera, una spietata e chirurgica doppietta. Alla Juve segnarono con grande gaudio anche Pierino Fanna, Bobo Vieri e Aldo Serena, tutti con la maglia nerazzurra dell’Inter, tutti a San Siro.
Secondo il gusto di molti, il più bello tra i gol subiti dai suoi ex, la Juve lo prese da Roberto Baggio il primo aprile del 2001. Beh, Baggio è stato quell’uno su mille che ce la fa. E quel pomeriggio, a tre minuti dalla fine, lo dimostrò ancora una volta, addormentando un lungo e fantastico lancio e dopo l’elegante stop, dribbling a Van der Sar e palla in rete. Indovinate chi fu a regalargli l’assist dalla linea di centrocampo: un ragazzotto di sicuro avvenire, un certo Andrea Pirlo.
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