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Juve di sera, Lecce no. Il sindaco: “Inaccettabile”

La Juventus è stata accontentata: la partita contro il Cagliari, in programma a Trieste, passa dalle 15 alle 20.45 di domenica, in contemporanea con Inter-Milan. Uno strappo alla regola da …

Redazione VN

La Juventus è stata accontentata: la partita contro il Cagliari, in programma a Trieste, passa dalle 15 alle 20.45 di domenica, in contemporanea con Inter-Milan. Uno strappo alla regola da parte della Lega per assecondare i desideri di chi invocava parità di condizioni e regolarità della competizione, a 180 minuti dalla fine della stagione. Ma non si vive di solo scudetto e qualche club si rammarica perché identico trattamento non è stato riservato alle altre volate. In particolare, a quella per la salvezza. Il Lecce ha chiesto di giocare alla stessa ora della concorrente diretta Genoa. Niente da fare: i giallorossi affronteranno la Fiorentina domani alle 18 mentre i rossoblù andranno in campo domenica alle 15 contro l'Udinese. La Lega, in questo caso, non se l'è sentita di cambiare programma, non solo per scontentare le tv (la partita di Lecce è in una finestra singola) ma anche e soprattutto per un precedente fresco fresco. Al 35o turno era stato il Genoa a chiedere di giocare in contemporanea col Lecce, ma la Lega aveva detto no confermando Bologna-Genoa alle 12.30 e Lecce-Parma alle 15 di domenica scorsa. Nella serata di ieri è intervenuto addirittura il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, a perorare la causa della squadra locale: «Ritengo assolutamente inaccettabile la decisione della Lega di non far disputare in contemporanea le partite Lecce-Fiorentina e Udinese-Genoa. È una richiesta del tutto legittima, avvalorata dal fatto che il Lecce e il Genoa sono entrambe impegnate nella lotta per non retrocedere». (...)

La Gazzetta dello Sport