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Juan, Adem, Jo-Jo: da top a flop, lontano da Firenze

Salah, ma sei davvero sicuro che sia un bene lasciare Firenze? In una favola di Esopo, una gallina deponeva uova d’oro. Il proprietario, convinto che l’animale custodisse un enorme tesoro …

Redazione VN

Salah, ma sei davvero sicuro che sia un bene lasciare Firenze? In una favola di Esopo, una gallina deponeva uova d’oro. Il proprietario, convinto che l’animale custodisse un enorme tesoro dentro di sé, la uccise. Ma si accorse che il corpo della gallina era tale e quale a quello di tutte le altre e realizzò di aver perso una grande ricchezza. Questa favola ricorda la storia di tre talenti passati da qui negli ultimi anni. Esplosi tutti al Franchi, sono stati venduti a peso d’oro. Ma una volta approdati nei nuovi club, nessuno è esploso e ora sono tutti sul mercato in cerca di qualcuno che li faccia giocare. Il caso più eclatante è anche quello più fresco: Juan Cuadrado . Venduto a gennaio al Chelsea per 31 milioni più il prestito proprio di Salah, una volta approdato alla corte di Mourinho, il velocissimo esterno colombiano — che era stato corteggiato anche dal Barcellona — non ha mai convinto e ora si parla di uno suo rientro in Italia.

Poi ci sono i campioni che Corvino ha preso anni fa dal Partizan di Belgrado. Primo tra tutti Stevan Jovetic che nel 2013 ha ceduto alle lusinghe degli sceicchi del Manchester City e ha abbandonato l’Italia: 30 milioni di euro alla Fiorentina, un contratto da top player ma tante (troppe) partite viste dalla panchina. Anche per Jo-Jo si vocifera di un ritorno in serie A, forse proprio in quella Juventus dove avrebbe voluto andare già nell’estate del 2012. Infine Adem Ljajic . Con Montella, dopo i pugni di Delio Rossi, è definitivamente esploso. Poi è stato sacrificato sull’altare del bilancio e venduto alla Roma per 10 milioni. Tuttavia anche lui non è riuscito a sfondare. Nonostante le giocate da campione, diversi assist e splendidi gol, spesso è rimasto fuori dalla squadra titolare. E ora potrebbe andare via da Roma. E allora, visti i precedenti, forse il talento egiziano farebbe meglio a continuare a vestire la maglia viola. Se non per «riconoscenza», almeno per scaramanzia.

Alessandro Crescentini - Corriere Fiorentino