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Jovetic vuol fare il 13 per sé e per salvare la Viola

Jovetic giocherà regolarmente, anche se non è al meglio

Redazione VN

Per azzeccare il tredici Jo-Jo giocherà anche dopo aver saltato un paio di allenamenti per febbre e gola arrossata: acciacco di pochissimo conto, in ogni caso aveva già avvertito chi gli gira intorno: «Domenica giocherò a qualsiasi condizione». Per ora Jovetic ha fatto dodici (gol), se nel pomeriggio indovinasse anche il centro successivo, la colonna vincente porterebbe un bel montepremi, magari avvicinando il gruppo alla salvezza. In attesa dello sblocco di Amauri, la più grande speranza del tifo è proprio Jo-Jo, che deve ancora convincere a pieno Delio Rossi, mai tenerissimo con il talento: «Ho rivisto alcune sue partite con la nazionale, gioca esterno, a volte centrale, comunque senza compiti specifici. Tipico di chi ha qualità ma deve ancora trovare la propria strada. È questo l'ultimo step che gli manca: deve mettere il suo talento a disposizione della squadra». Piccola stecca anche per Behrami, che in settimana si è lanciato in una imprudente accusa verso il diesse Corvino: «Non è il momento dei pettegolezzi e delle illazioni, bisogna pensare solo al campo».

Futuro in costruzione A questo proposito Rossi chiede di focalizzare bene l'attenzione sull'inseguimento ai tre punti, che oggi la Fiorentina dovrà acchiappare in qualsiasi modo. Scontro decisivo in chiave-salvezza, e ritorno al Franchi dopo la notte della manita bianconera: «È una partita delicatissima, il ritiro ci ha aiutato a far gruppo, a volte la squadra non è stata coesa al punto giusto. Dopo la Juve abbiamo preso coscienza della situazione: ora però non facciamoci del male, guardiamo avanti. Da oggi costruiamo il nostro futuro: anche al pubblico dico di sostenerci, per i giudizi aspettiamo fine anno. I Della Valle ci sono vicini e credetemi, io ho scelto la Fiorentina in mezzo a mille richieste». Non banale anche l'assist che Rossi concede a Giancarlo Antognoni, bandiera viola che compie oggi cinquantotto anni (auguri): «Chi ha scritto la storia dovrebbe rimanere all'interno della società, ma è solo un'idea romantica».

ADV sempre presente Legame speciale è anche quello tra Andrea Della Valle, presidente onorario viola, e la squadra: ieri il patron ha salutato e pranzato con il gruppo, poi ha lasciato Firenze, con un ringraziamento a tutte le persone che gli hanno mostrato vicinanza dopo la morte del padre Dorino.