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Jovetic, perché sì e perché no

Due pareri di senso contrario di personaggi conosciuti

Redazione VN

Sul Corriere Fiorentino si trovano due pareri illustri sulla situazione relativa a Stevan Jovetic. Il primo è di Piero Tortoli, docente universitario, il secondo dell'imprenditore Luigi Salvadori. Vi riportiamo alcune dichiarazioni dei due, precisando che il primo è contrario alla cessione, il secondo favorevole.

PIERO TORTOLI - «Per ricostruire occorrono certezze e punti fermi: Jovetic è il nostro pilastro rimasto in piedi dalla macerie dell'anno scorso. È incedibile, non vedo alternative […] È chiaro che su certe cifre è normale ragionare, ma occorre anche chiedersi fino a quanto convenga perdere una certezza come Jovetic, che ti fa quasi mezza squadra, magari per prendere due punti interrogativi. In questo momento non possiamo proprio permettercelo, senza mettere in conto poi che il calciomercato continua a subire l'influenza degli sceicchi, per cui anche per calciatori modesti l'asticella di partenza dell'asta si è alzata notevolmente».

LUIGI SALVADORI - «Rinunciare a certe cifre soprattutto in un periodo di crisi come questo è una follia […] Sono tifoso viola da sempre, ho l'abbonamento da 43 anni consecutivi e dai tempi della C2 al Franchi porto anche mio figlio, ma fare la scelta che ha fatto in questi giorni Berlusconi con Thiago Silva è una pazzia. Il Milan con questo no rinuncia a quasi 50 milioni e dovrà pure rifare il contratto al giocatore, con cifre che faranno spendere ai rossoneri quasi cento miliardi delle vecchie lire. Tutto questo, e lo dico da imprenditore, non ha nessun senso: per Jo-Jo, che pure è un grande giovane giocatore, è un discorso simile, se per lui sul piatto venissero messi 25-27 milioni sarebbe normale dire sì».

NIC.GRA.