Finalmente l’incontro. Fali Ramadani e Daniele Pradè ieri hanno avuto un lungo confronto. Un faccia a faccia (in sede) per dirsi tutto quello che c’era da dire. Punto primo. La Fiorentina ha messo sul tavolo la proposta di rinnovo e adeguamento del contratto per Valon Behrami. Ancora, ovvio, nessuna risposta definitiva ma ora non si può dire che la promessa non sia stata mantenuta e ci sarà comunque tempo per riparlarsi. La situazione è delicata, e la partita aperta, ma la società si è mossa compatta e convinta. Perché quel “no” alle Olimpiadi che tanto ha fatto arrabbiare Valon è una decisione presa dal settore sportivo, dal settore tecnico e dal settore medico, di comune accordo, e supportata da tutta la dirigenza della società con il beneplacito del presidente onorario Andrea Della Valle. Non solo. Alla federazione svizzera è stata inviata una lettera con allegata una relazione sulle condizioni fisiche del calciatore. E poi Jovetic. Qua il discorso è stato ancora più chiaro, perché al suo agente la società ha ribadito che Jo-Jo è incedibile. E Ljajic? Il serbo partirà per il ritiro, ma c’è la volontà reciproca di trovare una soluzione che vada bene a tutti. Magari un prestito. Tutto questo mentre Aurelio De Laurentiis trovava ancora il tempo per parlare di Fiorentina. Prima di tutto Behrami. «Ci piace e lo stiamo seguendo con interesse ma i tempi sono prematuri », ha detto il presidente del Napoli, che ha poi pensato bene di mettere in dubbio le condizioni di Stevan Jovetic. Uno che, smentite a parte, lo fa impazzire. «Non verrà assolutamente da noi — ha spiegato il numero uno azzurro — perché l’arrivo di un calciatore così forte mi costringerebbe a far partire Cavani, o Pandev». E poi l’uscita che non ti aspetti, quella che da Firenze non potevano non commentare. «Non mi fido delle sue condizioni fisiche, visti i tanti problemi che ha avuto di recente ». Pronta, oltreché inevitabile, la risposta della Fiorentina. E’ Mario Cognigni, in serata, a difendere il gioiello di casa. «Mi sembra molto strano — dice il presidente esecutivo — che un Presidente preparato come De Laurentiis non conosca le condizioni, ottime, di un grande calciatore come Stevan Jovetic. Non appena lo incontrerò gliele spiegherò meglio, magari ricordandogli la favola di Esopo, quella della volpe e l’uva». Come dire. Inutile che facciano finta di non averci mai provato.
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Jovetic, la provocazione di De Laurentiis
Intanto Pradè pensa al centrocampo: obiettivi Pizarro e Padoin
Botte, e risposte. E’ il mercato, e col Napoli non è nemmeno la prima volta che succede. Per il resto quella di ieri (per le altre trattative) è stata una giornata sostanzialmente interlocutoria. El Hamdaoui per esempio continua ad aspettare. La risposta (positiva) dell’Ajax è arrivata nella nottata tra mercoledì e giovedì. Il centravanti marocchino costerà alle casse viola circa 850.000 mentre per lui è pronto un triennale. Eppure l’annuncio ancora non c’è, e il motivo è da ricercare nel rapporto tra il calciatore ed il club olandese. Ballano infatti delle pendenze tra le due parti, ma l’affare stavolta sembra davvero in cassaforte. Tanto che, salvo sorprese, El Hamdaoui oggi svolgerà regolarmente le visite mediche assieme a tutti i compagni. Tranne Kharja, al quale è stato concesso un permesso di tre giorni. Occhio anche alla situazione di Viviano. Le parole di Zamparini fanno parte del gioco, ma i colloqui col Palermo proseguono spediti e la speranza di Pradè è che col passare del tempo i rosanero scendano a più miti consigli, abbassando le richieste per la cifra dell’eventuale riscatto. Per il centrocampo invece occhio soprattutto a due nomi. David Pizarro e Simone Padoin. Il primo può svincolarsi dalla Roma, ma ha un ingaggio molto alto mentre sul mediano della Juventus si può impostare un discorso per il prestito. E intanto Marchese (Catania) rivela: «Sì, ho avuto contatti con la Fiorentina».
Matteo Magrini - la Repubblica
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