La Repubblica, questa mattina, analizza la rinascita di un campione come Sanchez Roddriguez Joaquin: El Torero, come lo avevano soprannominato in Spagna. Betis, Valencia e Malaga nel suo passato, dove da tutti era considerato un fenomeno e le cifre viaggiavano spedite. Cifre da capogiro. L'idea di portarlo a Firenze è venuta a Pradè e Macia che, una sera, stavano cenando guardando una partita. E si sono convinti di quel colpo: contratto fino al 2016 e tanta voglia di vederlo all'opera in Italia. All'inizio qualche difficoltà di ambientamento: in Spagna ci si allena giocando, qui ci si allena per giocare. Differenza non da poco. Però Joaquin, che è anche uomo spogliatoio, è stato intelligente. Si è messo a lavorare a testa bassa e, alla prima vera occasione contro la Juventus, ha sfruttato il suo potenziale col gol del 3-2. Poi, contro il Pandurii, si è ripetuto. Segno che la qualità del campione c'è. E Firenze adesso conta anche su di lui.
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Joaquin dribbla le difficoltà: ecco come è rinato
La svolta nel metodo d’allenamento, adesso si è sbloccato (COMMENTA)
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