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Jo-Jo cerca socio, una maglia per cinque

L’analisi di Benedetto Ferrara sull’attacco viola

Redazione VN

Trequartisti, seconde punte irrisolte, centravanti inesperti e centravantoni con troppi chilometri segnati sul cruscotto. Vincenzo Montella si guarda intorno, vede ciò che ha e si chiede dove trovare la formula chimica per trasformare il tutto in gol. Perché la storia è la stessa: chi al fianco di Jovetic? Vediamo, caso per caso e in ordine di probabilità, la lista dei pretendenti a un posto in campo oggi

col Bologna.

L’IDEA EL HAMDAOUI - L’appiglio che serve per far quadrare il cerchio. O, almeno, per provarci. Il marocchino ha piedi buoni e, almeno in teoria, vede anche la porta. Centouno gol segnati in carriera. I numeri non sono discorsi, anche se i discorsi raccontano di un anno fermo al palo e di una ripartenza fiorentina frenata prima dal ramadan e poi da un problema al ginocchio. Quando è entrato in campo con l’Udinese “il mago” ha fatto un numero quasi impossibile anche per la playstation 3. Se quella palla fosse entrata il video sarebbe diventato un cult su you tube. Della sua presenza a Napoli, invece, grandi ricordi non ne sono rimasti. Ma dopo di lui l’attacco ha sofferto per davvero. A parte il bell’avvio di Jovetic, solo Roncaglia e Romulo, che attaccanti non sono, hanno saputo far male. El Hamdaoui si muove molto e salta l’uomo. Non è il centravanti che sogna Montella ma forse quello che più si avvicina alla sua idea.

IL PART TIME DI TONI - Ogni settimana arriva qualcuno che ne esige la presenza dal primo minuto. Che Montella ci stia pensando ci può stare. Che Montella faccia questa scelta è tutto da vedere. Toni è tornato a Firenze per amicizia con Adv. Non che non possa essere utile, ma immaginarlo titolare fisso della Fiorentina da qui a gennaio è davvero dura, anche perché inizi la partita sapendo che una sostituzione è già decisa. Al di là delle condizioni fisiche (parliamo di tenuta in campo), di certo avere Toni in panchina significa potersi giocarsi una carta che scompiglia un po’ tutto. Toni nella testa di Montella resta una punta part-time. A meno che tutti gli altri non lo abbiano deluso a tal punto da fargli cambiare pensiero. Chissà.

IL TALENTO DI MATI - Trequartista senza trequarti. Eh già. Ma come tutti quelli coi piedi buoni che amano l’ultimo passaggio e calciare le punizioni col piede morbido, il ragazzo cileno deve decidere se partire qualche metro indietro o spostarsi in avanti più vicino a Jovetic. Montella lo ha provato in entrambi i ruoli, senza forzare la mano e in maniera molto graduale. In mezzo Mati Fernandez alleggerisce il centrocampo, davanti non è ancora riuscito a incidere come potrebbe. Ai tifosi lui piace, anche perché ha qualità e volontà. Diciamo che deve trovare la collocazione giusta in una squadra ancora non definita al cento per cento. Di sicuro le occasioni non mancheranno.

LE OCCASIONI DI LJAJIC - Lui le occasioni le ha avute e se le è mangiate. Il serbo vede poco la porta e vive di egoismi che non lo portano in nessun posto. Il talento c’è. Resta da capire se resterà criptato ancora oppure no. Nel dubbio il ragazzo dovrebbe tornare in panca.

LA RISPOSTA DI SEFEROVIC - Fisicamente sarebbe l’uomo giusto. Ha muscoli e botta da fuori. A Parma un Montella disperato ci ha provato. Risposta poco entusiasmante. A gennaio quasi certamente partirà.

Benedetto Ferrara - la Repubblica