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Italia abbandonata dai tifosi. Abete: “Verranno nella seconda fase”

I tifosi italiani, per ora, l’Europeo lo guardano in tv. Se l’audience premia gli azzurri (e per gli allibratori almeno 15 milioni seguiranno in Italia la gara con l’Irlanda, si …

Redazione VN

I tifosi italiani, per ora, l’Europeo lo guardano in tv. Se l’audience premia gli azzurri (e per gli allibratori almeno 15 milioni seguiranno in Italia la gara con l’Irlanda, si scommette anche su questo) le due partite fin qui disputate hanno visto in netta inferiorità numerica i sostenitori azzurri: 6500 contro 7 mila spagnoli a Danzica, quasi 6 mila contro i quasi 20 mila croati a Poznan.

Bagarini in azione: «Nessuno ci ha controllato i documenti, c’è un commercio libero nei pressi dello stadio», raccontano alcuni tifosi a Poznan. Ieri Marchisio e Barzagli spiegavano che dal campo l’effetto visivo e acustico della

differenza di tifo era notevole. Nulla di nuovo, per il presidente federale Giancarlo Abete: «La partecipazione in massa si registra nel secondo turno. Altre nazionali giocano sempre in due o tre stadi e raccolgono lo zoccolo duro del tifo di quelle squadre. Ma noi preferiamo portare gli azzurri in ogni città. Stateci vicino». I gruppi più numerosi sono arrivati da Roma, Tivoli, Sorrento, Pescara, Imperia, Palermo, L’Aquila, Acireale, Bologna, Angri, Cagliari, Ancona, Potenza, Ferrara e Parma. Moltissimi gli emiliani che, biglietto in tasca, sono rimasti a casa per il terremoto.

La Repubblica