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“Incompatibilità tra pista e stadio nuovo”, Comune spiazzato

Alla Conferenza dei servizi non ha partecipato Adf. Da Palazzo Vecchio prendono tempo…

Redazione VN

Nuovo stadio, i vincoli Enac scuotono Palazzo Vecchio. La norma che vieta insediamenti attrattivi di pubblico entro 1 km dalla testa della futura pista dell’aeroporto, quella che correrà a fianco dell’autostrada è un colpo inatteso: «Procederemo passo dopo passo», è la prudente reazione del Comune di fronte alle parole del presidente Enac Vito Riggio. Parole minacciose: «C’è un problema di compatibilità tra la pista e lo stadio con la cittadella». E il bello è che l’incompatibilità potrebbe non finire allo stadio. Perché anche i terreni di Castello, di proprietà Unipol, non potranno ospitare attività attrattive come un grande centro commerciale. O lo stesso mercato ortofrutticolo. Nessuno del resto ha pensato a quel fatidico chilometro fissato da Enac come distanza di sicurezza.

Nessuno ha preso le misure. Tanto che al tavolo della Conferenza dei servizi chiamata a discutere la proposta della Fiorentina e riunita per la prima volta una settimana fa, Adf non è stata neppure invitata. C’erano in tutto una trentina di sigle, da Arpat a Telecom, da Quadrifoglio a Toscana Energia. Ma non la società dell’aeroporto, che ha in mano il master plan della nuova pista. Una dimenticanza? Una svista? «Non ce n’era bisogno, la pista attuale non ha effetti di sorta sulla Mercafir», si spiega da Palazzo Vecchio. Ce li ha eccome però la pista futura. Possibile che nessuno l’avesse previsto? Adf sarà aggiunto adesso alla Conferenza, visto che Enac notificherà la regola del chilometro entro il 10 novembre, data della seconda convocazione? Nel frattempo, la domanda se la testa della futura pista aeroportuale dista più o meno di 1km dal centro della Mercafir, dove la Fiorentina ipotizza il nuovo stadio da 40mila posti, resta senza risposta: «Non possiamo saperlo, non abbiamo studiato la versione ufficiale del Master plan», prende tempo Palazzo Vecchio (...).

Anche così, anche se la distanza di sicurezza ci fosse, la regola del chilometro potrebbe comunque abbattersi sul progetto Mercafir. Perché rende impossibile trasferire il mercato ortofrutticolo, come pure si è ipotizzato, sui terreni antistanti di Castello, di proprietà del gruppo Unipol. Solo un eventuale trasferimento nella parte nord, al confine con Sesto, cioè alla fine dell’attuale pista, potrebbe consentire di aggirare il cono dei vincoli della nuova pista, che si sviluppano come una prolunga in linea retta. Un ‘puzzle’ che sembra rimettere in gioco l’area privata Nucci, quella che ospita la casa popolare in legno davanti al Palagiustizia. Un’area ben al di là del chilometro, dove le norme urbanistiche consentirebbero già di realizzare 40mila metri quadrati. I Della Valle, a quanto pare, ci avevano rinunciato per via della richieste troppo esose di Nucci. Mai dire mai però.

La Repubblica