Cosa sia successo davvero tra la Fiorentina e Behrami non lo sapremo mai. Ognuno racconta la sua verità. Succede sempre così. La Fiorentina conferma di avergli proposto il rinnovo del contratto, 1,3 milioni all’anno per altri quattro anni, mentre l’entourage del giocatore fa sapere che quella proposta c’è stata, ma poi è stata ritirata. Di sicuro, per il momento, si sa soltanto che il Napoli vuole Behrami, che per il giocatore è una buona opportunità e per la società viola l’occasione per fare cassa. Diciamo che la cessione di Behrami fa comodo a tutti. Anche perché senza rinnovo l’anno prossimo sarebbe andato in scadenza (l’attuale contratto scade nel 2014) e la Fiorentina avrebbe rischiato di trovarsi tra le mani un altro caso Montolivo.
stampa
Incassare e reinvestire ecco l’idea di Pradè
L’analisi della cessione del centrocampista. (VOTA il sondaggio)
Ma al di là di questioni puramente economiche, di logiche di plusvalenza e di bilancio, quello che interessa davvero è capire che strategia c’è dietro la cessione di Behrami. Ammesso che ci sia una strategia. È del tutto evidente che Behrami per Montella non è un giocatore fondamentale altrimenti non avrebbe mai dato il via libera alla sua cessione. E la stessa cosa pensa la società. Valon è un giocatore di carattere e temperamento, ma tecnicamente si può trovare di meglio, questo il ragionamento del club. Oltre al fatto che 1,3 milioni sono un sacco di soldi, alla Fiorentina solo Jovetic guadagna di più. Quindi c’è stato anche un ragionamento economico. In più l’arrivo del Napoli ha fatto intravedere la possibilità di incassare 8-9 milioni (per meno la Fiorentina non tratta), dunque una prospettiva nuova per il mercato. Pradè, se chiude questo affare, può iniziare a comprare. Ma chi? E quando? Sono queste le risposte che aspetta la città. Una strategia, appunto. Mai come quest’anno il mercato è un gioco di nervi e buona sorte. Con otto milioni, dieci se va via anche Gamberini, si possono fare molte cose, basta avere le idee chiare.
È probabile che Pradè stia lavorando a un doppio mercato, quello in uscita e quello (possibile) in entrata. Che subito dopo la cessione di Behrami sia pronto a chiudere per uno, forse due centrocampisti. Se non più bravi, almeno di uguale valore. Se è così, la partenza di Behrami può non essere dolorosa, ma se non è così è lecito avere dei dubbi sulle scelte della Fiorentina. E lo stesso sarà per Jovetic. Anzi, nel suo caso Pradè dovrà essere ancora più bravo. Trenta milioni è questa la cifra che serve per trattare con il club viola - sono un sacco di soldi per il mercato di una società come la Fiorentina. Se li spende bene può rimettere a posto la squadra - quella riorganizzazione tanto necessaria - ma se sbaglia rischia il tracollo. E la Fiorentina non se lo può permettere. Ma questa è un’altra storia e per il momento trenta milioni non li ha offerti nessuno.
Giuseppe Calabrese - la Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA