C'era una volta una squadra bruttina che giocava in uno stadio semi deserto, spesso violato dalle formazioni ospiti, con una tifoseria intristita da uno spettacolo sconfortante. Quella volta era la passata stagione, la squadra la Fiorentina e lo stadio il Franchi. Per riscrivere la fiaba viola sono bastati pochi mesi, molti acquisti, ed un segno in schedina che volge all'«1» quando la formazione di Montella gioca in casa. E pensare che nel campionato scorso erano state ben dodici le avversarie dei gigliati ad uscire con dei punti in tasca da Firenze.
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In casa la Fiorentina ha un…tesoretto
Un nuovo entusiasmo a Firenze. E i risultati si vedono…
Numeri A volte spiegano più di mille parole, e l'«Effetto Franchi» sta aiutando la Viola nel riappropriarsi di quelle posizioni di classifica dimenticate da un po'. Degli undici punti conquistati fino ad ora in campionato infatti, ben dieci sono arrivati dalle sfide casalinghe. La Fiorentina al Franchi è un rullo compressore con tre vittorie ed un pari nelle quattro partite disputate fin qui. E non è tutto. Perché se la stella della squadra, Jovetic, ha segnato quattro delle cinque reti complessive proprio in casa, anche la difesa migliora in modo esponenziale il proprio rendimento. Soltanto Maicosuel è riuscito a bucare Viviano nella sfida vinta dai viola (2-1) nella prima giornata di campionato. In sostanza dal 25 agosto scorso nessuno riesce a segnare contro la Fiorentina al Campo di Marte. E poche sono anche le occasioni concesse. Contro il Bologna soltanto una punizione di Diamanti ha sporcato i guanti del portiere viola, ed anche la Juventus poco aveva combinato davanti alla porta gigliata. Numeri che si capovolgono lontano dalle mura amiche. In trasferta la Fiorentina ha conquistato solo un punto (a Parma) in tre partite, venendo sconfitta due volte. Tre le reti fatte, ben cinque quelle subite. Trend poco edificante che Montella vorrebbe invertire fin dalla ripresa del campionato, a Verona, contro il Chievo.
Cause Sono molte. Sicuramente il calendario non ha aiutato, considerando che le sconfitte esterne sono arrivate contro Napoli ed Inter. Valutando però la prestazione monstre messa in scena contro la Juve, c'è dell'altro. Ad esempio la ritrovata «complicità» fra la squadra e la sua gente. Il calore del tifo. Ed un entusiasmo dilagante respirato in città perfettamente incarnato dalle movenze del «presidente ultras». Andrea Della Valle in Tribuna Autorità rappresenta infatti una partita nella partita. Suda, sbraccia, esulta e soffre dietro alla sua squadra. Lo stadio si fida e lo segue, mostrando la ritrovata identità con il proprio undici del cuore. Jovetic e lo stesso Andrea Della Valle, dopo la vittoria sul Bologna, si sono augurati di trasportare personalità, maturità e spensieratezza anche in trasferta. Quello è il passo successivo. (...)
La Gazzetta dello Sport
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