Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, leggiamo una lunga intervista a Josip Ilicic a firma Luca Calamai. Ecco un estratto delle parole del calciatore sloveno: «Quando ho scelto la Fiorentina pensavo di giocare subito. Invece non è andata così e ci sono rimasto male. Anzi, mi sono arrabbiato. Un calciatore che ha nella testa cattivi pensieri non riesce a dare il meglio. Il momento più difficile è stato quando sono stato fischiato dai miei tifosi, dentro il mio stadio. Ma non mi sono arreso. Poi, è arrivato Paulo Sousa…».
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Ilicic: “Noi da Scudetto, l’Inter no. Sousa ci ha conquistato”
Le parole di Ilicic rilasciate a La Gazzetta dello Sport
«Il mister fin dal primo giorno mi ha fatto sentire importante. La sua vera forza è aver conquistato la stima dello spogliatoio. Guardate le statistiche: ogni giocatore della rosa è stato titolare in almeno una partita. Questo vuol dire creare un gruppo vincente. Non a parole, ma con i fatti».
Sousa parla di sogno scudetto.
«Possiamo vincere il titolo. Lo abbiamo dimostrato sul campo. Però sarà dura. E sarà decisivo vedere come affronteremo il momento di crisi che prima o poi arriverà. Paulo Sousa ha vinto tre campionati ma ogni volta ha dovuto superare un periodo complicato».
Avete reagito bene dopo i k.o. con Roma e Napoli.
«Due sfide giocate alla pari. Nello spogliatoio eravamo tristi per il risultato ma ancor più convinti della nostra forza. I momenti di crisi sono diversi. Le paure prendono corpo quando in 90 minuti non riesci a costruire un’azione da gol».
Chi è la favorita per lo scudetto?
«La Roma. Perché gioca al calcio, perché ha qualità e alternative. Nelle prossime gare non avrà Salah e Gervinho ma Iturbe e Florenzi sono altrettanto forti».
L’Inter è al vostro fianco in vetta.
«Ho parlato con Handanovic dei nerazzurri. Sono fortissimi in difesa ma hanno anche tanta fortuna. L’Inter non mi sembra da scudetto. E dire che Perisic, Jovetic e Ljajic sono grandi calciatori».
Kalinic è una delle rivelazioni della Serie A.
«Lui ha sbagliato ad andare nel calcio inglese non avendo un fisico da colosso. Ha rischiato di buttar via una carriera. Kalinic è fortissimo. Non è Higuain che può vincere da solo una partita ma lui può aiutarci a conquistare il titolo perché lavora come un matto per la squadra. Mi ricorda Abel Hernandez quando era a Palermo».
La Fiorentina sta ritrovando il miglior Rossi.
«Un campione. Avremo bisogno dei suoi colpi per restare in testa alla classifica».
Cosa ne pensa del talento Bernardeschi?
«Alla sua età giocavo a Maribor e per fare carriera dovevo scalare le montagne. Lui ha un’occasione per diventare giovanissimo un calciatore di livello assoluto. Non deve sprecarla».
Oggi c’è anche Juve-Milan.
«Si poteva immaginare che la Juve avrebbe fatto fatica a sostituire due giocatori importanti quali Pirlo e Tevez. Il Milan, invece, non lo consideravo da scudetto neppure ad agosto».
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