Le scuse a metà hanno procurato poche simpatie a Ilicic, che ha avuto se non altro il coraggio di scansare la falsa mozione degli affetti. Retromarcia visibilmente forzata e mezzo punto in più per l'orgoglio, comunque la si veda. Ma il suo è un caso a parte nel club dei recuperabili, cioè i giocatori che dovranno rientrare nella condivisione degli obiettivi per ricreare l'armonia che il gruppo viola sembra aver perso. Grave svantaggio rispetto al passato. Montella ha già ampiamente dimostrato che si fida solo di alcuni giocatori, sebbene alcuni di questi abbiano reso peggio del previsto (Alonso, lo stesso Ilicic, perfino Gonzalo in panne e Borja frullatore a vuoto) ricorrendo pochissimo agli acquisti dell'ultimo mercato estivo. Pradè ha fatto riferimento alla necessità di trovare il senso di appartenenza che ha reso forte la Fiorentina nei momenti migliori, qualsiasi tentativo dovrà perciò ripartire da un chiarimento fra Montella e il gruppo. Un open space dei pensieri per confrontarsi (anche) sul modulo migliore: e il 3-5-2 sembra fortemente avvantaggiato.
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Ilicic e il club degli emarginati. Quanti casi dentro la Fiorentina
Dallo sloveno a Basanta, passato dalla finale Mondiale alla panchina con la Fiorentina. E poi Badelj, Tatarusanu…
Parola anche ai nuovi arrivati lasciati quasi sempre in panchina a fronte di prestazioni poco esaltanti di altri compagni. Basanta potrebbe avere qualcosa da dire (solo 93 minuti in campionato), essendo fra parentesi vicecampione del mondo con l'Argentina. Insieme a lui anche Joaquin, che l'eliminazione dei esterni con il 4-3-1-2 ha lasciato da parte, ma infinitesimale spazio ha trovato anche quamndo la Fiorentina ha giocato con il 4-3-3. Tatarusanu ha trovato spazio solo in Coppa, ma questo è l'unico caso da trattare a parte: Montella ha chiarito la gerarchia fin dall'inizio, lasciando al portiere rumeno solo la speranza di potersi guadagnare il posto solo in caso di prestazioni negative da parte di Neto. Badelj è stato l'acquisto più pagato del calciomercato estivo cinque milioni pur essendo vicino allo svincolo e i 193 minuti giocati in campionato fanno supporre che Montella avesse altre idee. Anche perché le poche volte che gioca regista, Badelj viene modestamente cercato dai compagni.
Un tunnel a Messi nell'amichevole che la Croazia ha giocato contro l'Argentina ha rilanciato improvvisamente l'immagine di Badelj. Un gesto virale su internet. Servirà a fargli riguadagnare posizioni a Firenze? Assolutamente ai margini Brillante (42 minuti), che dal ritiro della nazionale australiana ha ammesso lo choc del suo esordio a Roma: «E' stato molto duro». Anche perché in pratica poi è scomparso. Fra i recuperabili in campionato c'è anche il capitano Pasqual, che pochissimo aveva gradito le esclusioni per far posto ad Alonso. Richards è rimasto prigioniero anche dei suoi problemi fisici, ma ora è pronto. Come Marin. El Hamdaoui e Iakovenko invece sono pronti (da un pezzo) per andarsene. Anche a costo zero, con l'obiettivo di far dimagrire il monte stipendi.
La Nazione
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