Il volto sorridente di Montella contro un Diavolo che ha il fuoco dentro

Non c’è due senza tre. Dicono. «Ma stavolta non vale, il tre c’è già stato». Vincenzo Montella ride. Sa bene che la legge dei grandi numeri sa far male quanto un fuoriclasse, e si rifugia dietro una diversa chiave di interpretazione del passato. La Fiorentina - ricorda La Repubblica - ha vinto le ultime tre sfide a San Siro col Milan e quindi, in teoria, ha ragione lui. «Ma tu ne hai vinte due», gli fanno notare. Lui incassa, e tocca ferro. Comunque la si voglia vedere, la storia racconta che negli ultimi anni i viola, quando sono saliti alla Scala del Calcio per affrontare i rossoneri, hanno fatto quel che hanno voluto. Una ferita che, da quelle parti, brucia. Eccome se brucia. Basta ripensare a quanto detto ieri da Inzaghi, tanto per esser chiari. Il Diavolo ha il fuoco dentro, e arde di voglia di rivincita. «Ma noi non dobbiamo aver paura», ha caricato Vincenzino. Del resto la Fiorentina non ha molte alternative.

E Cuadrado? Il colombiano ha (finalmente) firmato il rinnovo di contratto, e la speranza è che adesso la sua mente sia completamente sgombra. In questo inizio di stagione, JC11 ha spesso deluso. O meglio. Ha giocato troppo da solo, travestendosi da super eroe alla ricerca del colpo risolutore. Senza Rossi e Gomez, il colombiano diventa l’uomo più importante. Di certo, quello in grado di decidere qualsiasi partita. A San Siro sarà ancora al fianco di Babacar, poi si vedrà. E Gomez? Meglio non pensarci, e concentrarsi solo ed esclusivamente sul match di oggi. Per il futuro, e tutte le sue sfaccettature, ci sarà tempo. E pazienza se negli ultimi giorni sono arrivate (importanti) rassicurazioni sul “progetto”. I Della Valle vogliono continuare a investire, creando una realtà in grado di lottare (con continuità) per i massimi traguardi. Appuntamento alle 20.45. San Siro, Milan-Fiorentina, per tentare il poker.

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