Il vero derby ora si gioca in società

Liquidiamo la partita in poche parole: la Fiorentina ha rischiato di vincerla e poi di perderla, è sempre alla ricerca di Gomez e ha subìto il ritorno dell'Empoli, fatto coi giovani cresciuti in casa. Chapeau. L'aspetto più importante è quello che sta succedendo attorno alla Fiorentina (o meglio, dentro): ieri mattina c'è stato un consiglio di amministrazione che ha nuovamente costretto la famiglia Della Valle a una cospicua immissione di denaro per ripianare il bilancio. Tra battutine e frasi lasciate a metà, la sensazione è che in questo mercato di gennaio la Fiorentina cambierà molto, spesso in uscita, ma non solo. C'è il rinnovo degli uomini mercato, innanzitutto. Macia in questi giorni è in Spagna e la sua assenza è stata notata. Il futuro di Pradè è meno incerto, anche se restano decisioni in sospeso, a cominciare dal rinnovo di Neto. Brutte sensazioni, ha ammesso ieri Andrea Della Valle. Il ragazzo gli sta sfuggendo, e per giunta a costo zero.

La rosa di 34 giocatori è un lusso che nemmeno il Real Madrid può permettersi, il tutto mentre Montella a fine partita chiede rinforzi in attacco e sugli esterni. Punti di vista difficilmente conciliabili, qualcuno dovrà chinare la testa e rimettersi alle decisioni della famiglia Della Valle. L'impressione è che nella Fiorentina di questi giorni il mercato sia un po' troppo ingombrante, e il gol del fiorentino Tonelli non ha fatto che acuire questa sensazione. Già che ci siamo, applausi all'Empoli per la sua organizzazione di gioco, per un settore giovanile che è tra i migliori d'Italia e soprattutto perché fa giocare tanti italiani. Ha pareggiato con merito la partita, rischiando anche di vincerla. Ma forse la Fiorentina si specchiava troppo in se stessa ed era distratta da un domani pieno di punti interrogativi.

Paolo Chirichigno - La Nazione